Nel 2019 il settore moda italiano (considerando le società con fatturato oltre i 100 milioni di euro) ha registrato un giro d’affari di 71,1 miliardi di euro, che evidenzia una crescita media annua delle vendite nel 2015-2019 del 4,8% (+20,8% sul 2015). Il peso del comparto sul Pil nazionale è salito all’1,2%, contro l’1% del 2015, e tra i settori spicca l'abbigliamento, che da solo rappresenta il 42,9% dei ricavi aggregati, seguito dalla pelletteria (26,1%).
Tenendo conto della crescita media annua delle vendite tra il 2015 e il 2019 si mette in luce la gioielleria (+10,3%) seguita dal comparto pelli, cuoio e calzature (+7,8%).
I dati emergono da un’analisi elaborata dall’Area Studi di Mediobanca nella giornata del suo terzo Annual Fashion Talk.
Da una lista delle maggiori fashion company nazionali, sulla base dei ricavi del 2019, in cima c’è Prada con vendite nette pari a 3,22 miliardi di euro, seguita da Luxottica Group (2,95 miliardi) e Calzedonia Holding (2,41 miliardi). Quarto il Gruppo Armani (2,16 miliardi), mentre al quinto posto si colloca Max Mara (1,64 miliardi), seguita da Moncler (1,63 miliardi). Al settimo livello compare Gucci Logistica (1,61 miliardi), mentre Otb è ottava (1,5 miliardi). Ultima della top 10 è la Salvatore Ferragamo (1,37 miliardi) preceduta da Ovs (1,37 miliardi per il solo focus moda).
Come osservano gli analisti di Medibanca, nella moda italiana resta evidente la presenza di gruppi stranieri, arrivati a controllare il 37,2% dei ricavi aggregati. I francesi hanno in mano il 17,3%, che include il 7,3% delle proprietà di Kering e il 6,5% delle attività di Lvmh.
La propensione all’export è uno degli aspetti più rappresentativi delle manifatture della moda italiana: il 66,5% del fatturato complessivo proviene dall’estero. Nel tessile la quota sale al 72,8%.
Le aziende quotate con la maggioranza in mano a una famiglia hanno registrato l’ebit margin migliore (12,9%) e si sono rivelate più propense all’export (80,4%).
Nel 2019 il settore vantava 303mila occupati, circa 11mila in più rispetto all’anno prima.
Tuttavia, sulla base dei fatturati del 2019 nessuna azienda italiana della moda compare nelle prime posizioni della global list di Mediobanca.
Il primo gruppo per giro d'affari è Lvmh con 53,67 miliardi di ricavi, seguito da Nike (33,29 miliardi) e Inditex (28,29 miliardi). Adidas è quarta (23,64 milardi), H&M quinto (22,28 miliardi) e Fast Retailing (18,78 miliardi) sesto. Un po’ di Italia è presente in EssilorLuxottica (17,39 miliardi), settima davanti a Kering (15,88 miliardi), Gap (14,58) e Richemont (14,24).