Ancora un taglio al wholesale per Prada. Il gruppo, che già un anno fa aveva imposto una drastica riduzione dei budget ai propri partner commerciali, ha annunciato un intervento di ulteriore razionalizzazione e selezione della rete di clienti indipendenti.
L'iniziativa, annunciata con una breve nota, è una diretta conseguenza della decisione annunciata dal gruppo in occasione della pubblicazione dei dati di bilancio 2018 di contenere progressivamente le vendite a saldo.
Il Gruppo Prada, si legge nel comunicato, «ritiene indispensabile garantire una maggior coerenza nelle politiche di prezzo sul canale retail e sui canali digitali».
L’azienda non ha specificato in quale modo avverrà questa razionalizzazione e quali saranno i wholesaler che verranno tagliati. Contattata da fashionmagazine.it, ha confermato che la razionalizzazione riguarderà principalmente i partner in Italia e in Europa e che sicuramente avrà un impatto a breve termine sulle vendite della società, che ha archiviato il 2018 con un fatturato complessivo di 3,14 miliardi di euro, di cui 556 milioni (pari a circa il 18%) derivanti proprio dal wholesale.
Nell’anno, questo canale aveva fatto registrare una tiepida crescita (+1%, contro il +7% del retail) e già alla presentazione del bilancio si era prospettato un «approccio selettivo nella scelta dei partner wholesale, nell’ottica di gestire una strategia di crescita controllata», specie in Europa.
«Nel medio termine - fanno sapere da Prada - questa perdita sarà compensata con la selezione di nuovi clienti, in particolare attivi sul canale digital» (nella foto, Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, entrambi ceo del gruppo).