La politica al lavoro per il futuro del brand

Anche la Regione Toscana in campo per salvare Conte of Florence

La Regione Toscana incontrerà entro una decina di giorni il curatore fallimentare di Conte of Florence.

L'obiettivo è capire con quali strumenti sostenere le azioni in corso per dare un futuro al marchio - fondato a Firenze nel 1952 da Romano Boretti e dichiarato fallito nel giugno scorso -, quattro anni dopo l'ingresso nella proprietà della D&K di Altopascio attraverso una newco.

Il Tribunale ha accordato l'esercizio provvisorio (prolungato fino al giugno 2019) che dovrebbe servire a fare chiarezza intorno al marchio, ceduto dalla D&K a una società bulgara con un'operazione su cui indaga la Guardia di Finanza, per poi mettere all'asta azienda e brand.

Una vicenda di non facile soluzione, che registra anche l'interessamento diretto della Regione Toscana: quest'ultima potrebbe intervenire anche con una struttura ad hoc, nata proprio per attrarre investimenti sul suo territorio.

Lo ha spiegato Gianfranco Simoncini, consigliere per il lavoro del presidente Enrico Rossi, al termine della riunione dell'unità di crisi, da lui convocata nei giorni scorsi a Lucca.

Conte of Florence (nella foto una campagna adv) conta oggi una sede ad Altopascio, dove lavorano in 40 persone, 35 negozi e otto outlet sparsi in Italia - sei in Toscana -, con altri 137 dipendenti.

an.bi.
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