«La nostra forza è data dal rapporto qualità-prezzo, ma anche dalla conoscenza diretta dei punti vendita nostri clienti, che ci tranquillizza sull'andamento della campagna vendita, nonostante la pandemia».
Alessandro Hong prima di arrivare a
Pitti Uomo ha viaggiato per l'Europa, partendo da Prato, dove ha sede il marchio Distretto12, fino all'estremità più a nord dell'Olanda. «In un momento in cui nessuno si muoveva, io e il direttore commerciale Italia abbiamo macinato chilometri e ci abbiamo messo la faccia, spiegando ai clienti la collezione FW 22/23 e il servizio offerto», dallo stand di
Pitti Uomo l'imprenditore di origine cinese, che cinque anni fa ha lanciato il marchio total look, il cui obiettivo per il 2022 è quello di posizionarsi su una fascia più alta di clientela e di rafforzare la rete distributiva all’estero.
«Oggi abbiamo 500 clienti tra Europa e Italia - spiega - dove siamo presenti in 250 punti vendita, che vorremo incrementare fino a 350, per completare la distribuzione. Ma è l'area Dach che da due anni cresce di più e su cui vogliamo rafforzarci, puntando a stringere accordi con negozi sempre più belli».
Il brand che fa capo a
Voxi Group, con un giro d'affari di circa 10 milioni di euro, ha registrato ottime vendite a fine 2021 e, nonostante la gelata di inizio anno dovuta a Omicron, prevede di progredire nel 2022, nonostante i problemi delle materie prime e del costo dell'energia.
«È il tema del momento - conferma Hong -. Impossibile non ritoccare i prezzi al rialzo, ma non intendiamo superare il 10%, perché certi aumenti non possono ricadere tutti sul consumatore finale. Per questo ci siamo confrontati con i nostri fornitori e abbiamo deciso di fare tutti un passo indietro, rinunciando ognuno a qualcosa: fare squadra in questo momento è fondamentale edessere una griffe praticamente a km. zero, con tutta la produzione in Toscana, ci aiuta molto».
an.bi.