Dopo l’annuncio del ricevimento di due offerte vincolanti, per Stefanel cominciano a delinearsi i profili degli acquirenti. Si vocifera di una proposta arrivata da una società di diritto britannico formata da società del private equity, fra cui il fondo francese Argenthal Capital. L'altra offerta arriverebbe da una cordata italiana formata da investitori privati.
Dal 18 giugno il gruppo in amministrazione straordinaria ha messo all’asta, anche separatamente, la business unit Stefanel e la partecipazione del 65% in Interfashion. In base a quanto reso noto la scorsa settimana, una delle offerte vincolanti riguarda la sola business unit Stefanel, che include il marchio, la sede di Ponte di Piave (Tv) ospitante gli uffici amministrativi nonché le funzioni operative e commerciali (nella foto), il network di negozi italiani (più di 30) e alcune sussidiarie estere.
L’altra offerta è relativa sia a Stefanel che a Interfashion, che realizza e distribuisce in licenza il marchio di abbigliamento femminile High (incluso nella business unit e in capo alla controllata lussemburghese Hi-Int Sa).
La procedura è curata dal Commissario straordinario Raffaele Cappiello, che sta esaminando e valutando le proposte dei due interessati. Infine sarà il Mise a stabilire quale sia la migliore per risollevare le sorti del gruppo veneto, gravato da oltre 96 milioni di debito.
Secondo ipotesi che circolano sul web, l'esame delle proposte potrebbe terminare entro questa settimana, per arrivare a una scelta entro fine mese.
Intano i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto un incontro al ministero per discutere le prospettive dell'azienda e le intenzioni dei potenziali acquirenti. La data vista come possibile è il 25 settembre.