Un fatturato di quasi 90 miliardi di euro (che tiene conto non solo della moda, ma anche dei gioielli, degli occhiali e del beauty), che riporta il comparto agli stessi valori di 10 anni fa, prima che scoppiasse la crisi: con questi numeri la moda italiana si presenta all'appuntamento di Milano Moda Donna (19-24 settembre), che per questa edizione registra qualche problema di immagine, in primi l'assenza di Gucci dal calendario.
La decisione di Gucci di andare a sfilare a Parigi lunedì 24 settembre a Parigi (evento stranamente segnalato anche nel calendario di Camera Moda) ha creato qualche scompenso nel programma della fashion week affollatissimo nelle giornate di venerdì e sabato, dove si concentrano 26 delle 60 sfilate previste e 48 delle 80 presentazioni organizzate.
Il programma di lunedì 24 è praticamente inesistente: tre fashion show e nessuna presentazione, ma questo era prevedibile, data la concomitanza con la sfilata di Gucci. Anche la domenica, però, ha patito la debolezza del lunedì: il 23 settembre sono previste sole sette sfilate (più quella di Dolce&Gabbana off schedule) e quattro presentazioni a cui si aggiunge Green carpet Fashion Awards in serata.
Ma Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana, non si fa impensierire dal calendario di questa edizione, visto che il ritorno di Gucci è dato per certo e all'orizzonte ci sarebbero importanti novità. Capasa sposta l'attenzione su altri aspetti, a cominciare dal giro d'affari generato dalla fashion week.
«Quella di Milano è la settimana della moda con giro d'affari più grande al mondo», sottolinea il numero uno di Cnmi, che poi fornisce qualche anticipazione sui Green carpet Fashion Awards alla Scala. «Per questa edizioni sono previste moltissime star internazionali (confermata Cate Blanchett, ndr) e abbiamo invitato anche il premi ministro».
Ma per la Camera non c'è solo la sostenibilità, anche il sostegno ai giovani rimane uno dei temi portanti insieme, con il debutto in passerella di Tiziano Guardini, Act N°1, Ultràchic e Chika Kisada.
Per la prima volta in calendario anche Agnona, Fila, A.F. Vandervost. Anche se non Gucci non sfilerà sarà comunque presente a Milano la sera del 19 ospitando nel suo Hub una serata con il coreografo britannico Michael Clark. «Non sarà un semplice evento - precisa Capasa - ma un preludio al lavoro che Alessandro Michele presenterà a Parigi».
Tra gli appuntamenti da ricordare ci sarà la sfilata di Emporio Armani, che per la prima volta si terrà la di fuori del Teatro di via Bergognone. L'annuncio della location scelta sarà dato domani, ma da tempo è stato annunciato che si tratterà di uno spazio-simbolo delle città di Milano.
Si rafforza il trend degli show co-ed, che a questa tornata sono ben 11: oltre a quello già citato di Emporio Armani anche Antonio Marras, Nakashima, Byblos, Fila, Gcds, Missoni, Moncler, Salvatore Ferragamo, Tiziano Guardini e Tod's.
Tra le novità della settimana anche la presenza di Plan C, il marchio disegnato da Carolina Castiglioni che ha scelto Milano per il suo debutto ufficiale e la presentazione dei finalisti dell'International Woolmark Prize.