Chantecler chiude il bilancio 2021 con ricavi a quota 18 milioni di euro, tornando ai livelli pre-Covid, grazie anche alla spinta dell’e-commerce, inaugurato nel 2021, che oggi rappresenta l’1,5% dei ricavi.
L’azienda di alta gioielleria di Capri, ancora oggi guidata dalla famiglia fondatrice, ha messo a segno performance positive sia Italia, sia negli altri mercati dove è attiva, Giappone, Stati Uniti ed Europa in primis.
Positiva anche la redditività: nell’anno appena concluso l’ebitda è risultato in crescita del 6%, a 2,4 milioni di euro e con una quota percentuale del 13,5%.
«Durante il lockdown del 2020 abbiamo avuto l’opportunità di riflettere sull’organizzazione e di capire come poterne incrementare l’efficienza, in modo da rafforzare le basi e cogliere al meglio le opportunità della ripresa - commenta
Gabriele Aprea, presidente e ceo di Chantecler -. Il lavoro del 2020 ha dato i suoi frutti nel 2021, con il go-live del nuovo software gestionale
Panthera, il lancio dell’e-commerce e infine, a settembre, l’inaugurazione della nuova sede di Valenza Po, distretto orafo di eccellenza del made in Italy del gioiello».
Nel polo produttivo e logistico di Valenza, punto di riferimento per l’eccellenza manifatturiera del gioiello, vengono prodotte le collezioni iconiche
Campanella,
Logo e
Paillettes, «assieme a quei pezzi unici di alta gioielleria - sottolinea l’azienda - che hanno contribuito ad alimentare l'aspirazionalità del marchio incontrando le aspettative dei clienti più esigenti».
A guidare questa visione sono Gabriele Aprea con la moglie Teresa e le sorelle Maria Elena e Costanza Aprea, eredi di Salvatore, ma in panchina ci sono già pronti gli eredi.
Nel lungo termine Chantecler prevede infatti un passaggio di testimone alle nuove generazioni della famiglia - rappresentate da Francesco, Leonardo, Elisa e Chiara -, puntando nel frattempo a «una crescita sostenibile e a preparare il terreno per affrontare cambiamenti, rinnovate esigenze dei consumatori e nuove sfide dei mercati, affidandoci anche all’innovazione digitale».
A cura della redazione