Scontro per il fondo delle calzature

I tribunali danno ragione a Goldstar-Valleverde nella causa contro Birkenstock

«Goldstar vince in Italia e in Europa su Birkenstock». Inizia così la lettera che la famiglia Silvagni, a cui fanno capo i marchi Goldstar e Valleverde, ha inviato ai propri clienti, retailer e punti vendita, per informarli di tutte le sentenze nei diversi tribunali europei che hanno visto vincitrice la sua azienda contro il colosso Birkenstock, da poco entrato a far parte della galassia di Lvmh.

L’oggetto del contendere è l'utilizzo di particolare battistrada disegnato sul fondo della calzatura utilizzato anche nei modelli Goldstar, che Birkenstock ha cercato finora invano di registrare a livello europeo.

I vari procedimenti di Birkenstock per registrare il disegno della suola come marchio di fabbrica sono stati respinti in tutte i Paesi coinvolti. Una dopo l'altra hanno respinto le richieste del marchio tedesco: la Corte di Giustizia europea, la Court d’Appel e il Tribunal Judiciaire de Paris (Francia), il Deutsches Patent- und Markenamt (Germania), il Rechtbank den Haag (Benelux) e il Tribunale di Milano.

«Il tentativo di Birkenstock di eliminare un concorrente per via giudiziaria è stato scongiurato - afferma Elvio Silvagni -. Nei vari tribunali, ultimo quello di Parigi con la sentenza del 29 gennaio, abbiamo dimostrato che si tratta di una suola che utilizziamo da 40 anni e che, dunque, possiamo usare in modo del tutto legittimo».

«Questa è una battaglia che dura da cinque anni - prosegue Silvagni -. Pochi mesi dopo aver acquisito il marchio Valleverde è arrivata la citazione di Birkenstock nei confronti di Goldstar per l’utilizzo di un fondo con un disegno particolare sul battistrada. Noi siamo nati con quell’articolo, che ancora oggi è un bestseller. Abbiamo così cominciato a lottare e tutte le sentenze ci hanno dato ragione».

Nella foto, l'immagine di un prodotto Rafting Goldstar con il fondo che usa da sempre

an.bi.
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