Le prove nello Utah

Il tessile italiano studia la tuta per la missione su Marte Smops

Il tessile made in Italy si prepara per la missione su Marte Space Medicine Operations-Smops promossa e organizzata da Mars Planet, sezione italiana (con sede a Bergamo) di Mars Society, la maggiore organizzazione mondiale dedicata all’esplorazione umana del pianeta, che si trova a Lakewood, nello Stato del Colorado.

In particolare, Smops è focalizzata sul monitoraggio della salute dei futuri astronauti e sullo sviluppo di tecnologie di supporto alla simulazione della vita in ambiente spaziale e planetario.

Aziende come RadiciGroup, Eurojersey, Vagotex e Defra hanno fornito i materiali per la realizzazione del vestiario degli astronauti. I capi saranno utilizzati dal 10 al 23 aprile per una serie di esperimenti nella stazione di ricerca installata nel deserto dello Utah, dove saranno simulate le condizioni di vita e lavoro su Marte.

«Partecipando a Smops, RadiciGroup e le altre aziende tessili che abbiamo coinvolto nel progetto hanno potuto avvicinarsi a un settore di frontiera come quello aerospaziale, rafforzando e ampliando il proprio know how e sperimentando soluzioni innovative, che potranno avere applicazioni in ambito business, ad esempio nel settore biomedico o dove siano richiesti elevati standard di sicurezza - commenta Filippo Servalli di Radici InNova, la società di Ricerca e Innovazione di RadiciGroup -. In questa missione abbiamo potuto mettere a frutto le competenze relative allo sviluppo di indumenti per la protezione individuale (Dpi) acquisite durante la pandemia e poi applicate al settore industriale, portandole a un livello superiore».

Le aziende italiane hanno realizzato, in particolare, tre capi tecnici con elevati standard in termini di benessere, comfort e performance, che permetteranno agli astronauti “analoghi” di muoversi agevolmente e in sicurezza all’esterno della stazione base, con l’ausilio di sistemi avanzati di controllo, monitoraggio e comunicazione.
e.f.
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