Le richieste di Camera Moda a Draghi

Capasa: «Servono 3 miliardi per far ripartire il settore moda»

«La Moda italiana è uno dei settori più colpiti dalla pandemia, il fatturato è calato del 26% scendendo a circa 75 miliardi. Ha bisogno di interventi immediati che non rappresentano un costo ma un investimento per mantenere il ruolo di volano dell’economia e dell’immagine dell’Italia nel mondo». Lo ha dichiarato Carlo Capasa, al termine della fashion week.

«Potrebbero servire fino a 3 miliardi, ma è un investimento necessario per far ripartire un settore chiave dell’economia italiana», sottolinea il numero uno della Camera Nazionale della Moda Italiana in una nota.

Come intervento immediato Capasa immagina un sostegno «a tutte le piccole e medie aziende», molte con meno di 15 addetti, che nel 2019 hanno chiuso in attivo o in pareggio, secondo la linea Draghi.

Nel quadro del Recovery Fund, Capasa garantisce che «la Camera della Moda attiverà progetti dettagliati su sostenibilità ambientale e sociale, digitalizzazione, internazionalizzazione e formazione proprio per assicurare un futuro specializzato e competitivo sul mercato planetario alle nuove generazioni».

Inoltre, il presidente della Camera della Moda sottolinea l’importanza di potenziare gli strumenti per agevolare gli investimenti in ricerca, innovazione e sviluppo, introdurre agevolazioni ad hoc (come decontribuzione e defiscalizzazione), di finanziare campagne di marketing del made in Italy, aumentando i fondi già stanziati.

Tutti temi che Capasa ha affrontato nelle recenti audizioni per il “Piano nazionale di ripresa e resilienza”, tenutesi in Commissione attività della Camera e bilancio e affari europei del Senato.

Come ricordato da Capasa, il settore moda rappresenta la seconda industria italiana: il fatturato nel 2019 ha sfiorato i 100 miliardi di euro, nello stesso anno nell’export il peso complessivo è stato dell’11,9%, per un valore assoluto di 70 miliardi. La filiera della moda assicura occupazione a 550 mila addetti dell’industria manufatturiera italiana e altrettanti nel commercio e servizi, per un totale di 1.100.000.

A cura della redazione
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