Le sfide in Europa

Mackage spinge l'acceleratore sul retail a partire da Londra

Evolvono e si strutturano le strategie di Mackage nel mercato europeo. Il marchio canadese, fondato da Eran Elfassy ed Elisa Dahan, ha un business plan ben preciso, che punta allo sviluppo retail con aperture nelle capitali più importanti del Vecchio Continente. Un percorso già partito con Londra, dove è operativo il primo pop up della label. Anche il logo si attualizza in chiave contemporary.

 

«Siamo entrati gradualmente in Europa, ma ora siamo diventati più strategici nel nostro approccio al mercato - racconta a fashionmagazine.it l'head of Europe, Peter Schlagboehmer -. Dagli headquarters europei a Monaco gestiamo la distribuzione, il marketing, le operation, il customer service e il retail nel Vecchio Continente. Abbiamo un flagship showroom a Parigi e un hub retail a Londra, dove di recente è stato inaugurato il nostro primo pop up in Sloane street. Una vetrina temporary che intendiamo trasformare in permanente e a cui vogliamo aggiungere un punto vendita anche nel West End».

 

Non c'è solo Londra nel mirino: «Abbiamo una roadmap a cinque anni, che prevede aperture nelle maggiori capitali europee, tra cui Parigi sarà una delle prime, oltre a Londra. Una scelta strategica non solo dal punto di vista commerciale, perché la nostra intenzione è mostrare l'intera collezione, che non comprende solo piumini, ma anche capispalla in lana, accessori, childrenswear e una capsule per lo sci, uomo e donna. Ci servono spazi più grandi per mostrare il prodotto».

 

Il mercato europeo rappresenta ancora una piccola percentuale del business per la label, che realizza il grosso del giro di affari tra Canada e Stati Uniti, ma si tratta di un'area con un grande potenziale. Oggi il network wholesale nel continente conta 250 punti vendita, con insegne di spicco come Harrods, Galeries Lafayette, Selfridges, LuisaViaRoma, Rinascente, Flannels e con il turnover che cresce a un ritmo high double digit. Strategico è anche l'e-commerce: «Abbiamo debuttato in Europa lo scorso anno e stiamo andando alla grande», spiega Peter Schlagboehmer.

 

«Ci stiamo espandendo anche in Asia - prosegue l'executive -. Da un anno abbiamo un nuovo partner in Cina, dove sono stati inaugurati i primi tre negozi, tra Hong Kong e Pechino, abbiamo un nuovo partner in Giappone e una liaison in Corea».

 

La forza di Mackage, spiega il manager, è il prodotto: «Il nostro è un brand di outerwear funzionale, ma guidato dalla moda. È dal fashion che si parte per arrivare alla funzionalità. Una peculiarità che ci distingue dai nostri competitor».

 

Va in questa direzione il lancio di un nuovo logo, che modernizza quello precedente per dare un'identità più forte al capospalla. Il giglio, simbolo di Montreal, si associa alla "M" di Mackage e viene imprsso sui capi, grazie alla tecnica della fustellatura e a una speciale macchina per ricami. Come variante alla "M", inoltre, è stato introdotto il logo con il nome della label per intero, per cui è stato scelto un font modernizzato.

 

A proposito di prodotto, tra le scommesse per la label ci sono anche le colab: «Non ci interessa beneficiare dell'abbinamento con grandi nomi - puntualizza Schlagboehmer -. L'obiettivo è espanderci in nuove categorie di prodotto e le collaborazioni potrebbero andare in quella direzione. C'è ancora tanto da fare e molto spazio per crescere».

c.me.
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