Le vendite online salgono del 36%

H&M dimezza i ricavi ma va meglio delle attese

Il fashion retailer Hennes & Mauritz (nella foto, il ceo Helena Helmersson) ha reso noto che le vendite del suo secondo trimestre fiscale si sono dimezzate rispetto a un anno prima. Una flessione inferiore alle attese degli analisti, mentre molti dei suoi mercati e dei negozi hanno ricominciato ad aprire.

Nel quarter terminato il 31 maggio i ricavi sono scesi a 28,66 miliardi di corone svedesi (circa 2,73 miliardi di euro) mentre un pool di analisti sentiti da FactSet si aspettava un valore più basso, pari a 27,7 miliardi di corone, così come gli analisti interpellati da Refinitiv, che prevedevano la cifra di 27,5 miliardi di corone.

In valute locali si tratta comunque di una contrazione del 50%, rispetto all'analogo trimestre del 2019.

«Il trend delle vendite del secondo trimestre è stato fortemente influenzato dalla situazione legata al Covid-19 - hanno spiegato dal gruppo svedese -. Nella maggior parte dei mercati i negozi sono stati temporaneamente chiusi e alla metà di aprile circa l'80% del totale risultava momentaneamente inattivo».

Le vendite online – attive in 48 dei 51 mercati serviti via web - hanno parzialmente mitigato l'effetto negativo, aumentando del 36% (+32% in valute locali).

Dalla fine di aprile H&M ha iniziato a riaprire i suoi negozi e attualmente risultano fermi 900 store, pari al 18% del network totale, di oltre 5mila punti vendita (tra le altre insegne, Cos, & Other Stories, Monki, Arket).

Le vendite tra il primo e il 13 giugno sono diminuite del 30%, in valute locali.

I dati forniti oggi sono preliminari e il trimestre completo sarà reso noto il 26 giugno, in occasione della pubblicazione dei risultati del primo semestre.

In avvio di seduta le azioni del gruppo del fast fashion registrano un calo del 2% alla Borsa di Stoccolma, al prezzo di 140,90 corone. La performance è circa in linea con l'indice di riferimento OMX Stockholm 30 Index.

e.f.
stats