Torna il sereno sui cieli di Mango. Il big spagnolo ha messo a segno nel 2021 un profitto di 67 milioni di euro, rispetto alla perdita di 173 milioni nel 2020 e il triplo del valore pre-pandemia di 21 milioni di euro.
Nell'anno fiscale il fatturato è aumentato del 21,3%, a quota 2,2 miliardi di euro, vicino alla cifra record di 2,37 miliardi di euro raggiunta nel 2019. In progress del 23% il canale online, che ha raggiunto una percentuale del 42% sul giro di affari totale, con un valore di 942 milioni di euro.
L'ebitda è salito a 423 milioni di euro rispetto ai 193 milioni di euro nel 2020, la cifra più alta dal 2014, molto al di sopra delle previsioni iniziali.
L'utile ante imposte è stato di 82 milioni di euro, il doppio rispetto ai 41 milioni del 2019.
La società ha anche ridotto il debito, con l'utile lordo aumentato di 0,6 punti base rispetto al 2019, toccando quota 58,2%.
Il miglioramento del margine è stato determinato da una maggiore quantità di vendite a prezzo pieno e da una riduzione della scontistica. Ma è stato impattato dall'aumento dei costi di importazione e dei trasporti nell'ultima parte del 2021.
Analizzando i risultati sul fronte geografico, il business international del gruppo ha rappresentato il 79% del totale, mentre il mercato spagnolo ha coperto una quota del 21%.
A livello di segmentazione di prodotto, il womenswear ha aumentato la sua percentuale all'82%, dopo l'integrazione della linea Violeta, mentre menswear, kids, teen e home hanno rappresentato il restante 18%. Il childrenswear, in particolare, ha avuto una progressione del 60% sul 2019.
Nell'arco dei 12 mesi l'azienda ha incrementato i suoi investimenti del 64% a 45 milioni di euro, con un focus sulla digital transformation e, al tempo stesso, contando sui suoi store fisici.
Pur essendo stati chiusi in media 48 giorni nel corso del 2021, i negozi fisici hanno incrementato le vendite nell'anno del 21,4% rispetto al 2020.
Il gruppo infatti è stato duramente colpito dalla pandemia nei primi quattro mesi dell'anno a causa delle restrizioni nei mercati chiave per l'azienda, come Francia, Germania e Regno Unito. Ma la situazione è andata progressivamente migliorando nei mesi seguenti e nel quarto trimestre l'azienda è riuscita a superare il fatturato dell'analogo quarter pre-pandemia.
La catena spagnola ha dichiarato di aver chiuso l'anno finanziario con 226 aperture di negozi, portando la rete retail a un totale di 2.447 negozi in oltre 110 mercati.
Nel 2021 l'azienda ha ampliato l'attività online approdando in nuovi mercati come la Tailanda, portanto a 85 in totale il numero dei mercati clienti online.
Allo scoppio della pandemia Mango aveva appena iniziato a raccogliere i frutti del piano strategico lanciato nel 2016, dopo la nomina di Toni Ruiz a cfo e dal 2020 diventato ceo. Nel 2019 la società aveva registrato vendite record ed era tornata in profitto dopo tre anni di perdite.
Nell'anno dello scoppio dell'emergenza sanitaria il fatturato del gruppo ha subito una contrazione del 22% e il risultato netto è tornato in rosso, con perdite per 173 milioni di euro. Il prossimo piano strategico, fino al 2024, è ancora da definire e sarà rivisto, anche alla luce della guerra in Ucraina.