Dall'autunno del prossimo anno l'Italia diventerà il decimo mercato europeo per Uniqlo. Il big giapponese dell'abbigliamento, in capo al colosso nipponico Fast Retailing, aprirà infatti il suo primo store nella Penisola: uno spazio di 1.500 metri quadri, in piazza Corduso, nell'immobile di proprietà di Hines Italia.
Articolato su tre livelli - seminterrato, piano terra e primo livello - il punto vendita proporrà le proposte del brand per uomo, donna e bambino nello storico palazzo di piazza Cordusio, che in questi giorni sta riemergendo dalla cesate che lo hanno tenuto nascosto alla vista nel corso della ristrutturazione.
«Siamo estremamente onorati e orgogliosi di entrare nel mercato italiano nel 2019 - è il commento di Tadashi Yanai, fondatore e presidente di Uniqlo e presidente e ceo di Fast Retailing -. Milano è una delle capitali della moda più importanti e rispettate internazionalmente, nota per la sua cultura artigianale storica e per il design sofisticato ed elegante».
«La spettacolare posizione del negozio e il nostro concetto LifeWear, basato sulla creazione di abiti che soddisfino le esigenze dello stile di vita di tutti - ha aggiunto - ci fa sperare che il pubblico di Milano e dei suoi visitatori accolga Uniqlo e lo faccia diventare parte integrante del suo quotidiano».
L'apertura di Milano - che segue il lancio nei Paesi Bassi lo scorso settembre, e anticipa l'approdo in Danimarca in programma per la prossima primavera - porterà a dieci i mercati europei presidiati da Uniqlo, oggi già presente in Russia con 32 negozi, in Francia con 26 vetrine, in Inghilterra con 11 punti vendita e, a seguire, in Germania, Belgio, Spagna, Svezia e Paesi Bassi.
Uniqlo è la punta di diamante tra i sei marchi del gruppo Fast Retailing, cui fanno capo anche le label Gu, JBrand, Theory, Comptoir des Cotonniers e Princesse tam.tam, per un fatturato totale di 2,13 trilioni di yen per il fiscal year 2018 (chiuso lo scorso agosto), pari a 19,17 miliardi di dollari.
Oggi la label conta oltre 2mila negozi in 21 mercati, tra cui ovviamente il Giappone, e ha inaugurato diversi negozi a Dacca, in Bangladesh, come parte di un business etico in tandem con la Grameen Bank.
Il suo concetto di moda, battezzato LifeWear, si caratterizza per i valori giapponesi di semplicità, qualità e longevità.