Compagnie Financiere Richemont registra un +27% dei ricavi e un +128% dei profitti, nel bilancio chiuso il 31 marzo 2019.
Le performance risentono dell’integrazione di Yoox Net-a-Porter (Ynap) e di Watchfinder, consolidati rispettivamente il primo maggio e il primo giugno 2018.
I ricavi complessivi della holding svizzera si sono attestati a 13,99 miliardi di euro, in aumento dell’8%, senza considerare i business online di Ynap (moda e lusso) e Watchfinder (orologi second hand) e le oscillazioni dei cambi.
Il business dei gioielli, che include marchi come Cartier e Van Cleef & Arpel, è cresciuto del 10%, così come quello degli orologi (Vacheron Constantin, Jaeger-LeCoultre, per citare due brand in portafoglio).
Richemont parla di crescita a doppia cifra per le realtà dell’e-commerce, che insieme hanno raggiunto i 2,1 miliardi di euro di fatturato, ma accusano globalmente una perdita operativa di 264 milioni di euro. Questa cifra risente della spesa in tecnologie e logistica, specie per quanto riguarda le piattaforme The Outnet (in alto, una videata) e Mr Porter.
La voce di bilancio “other”, che comprende le attività nella moda e negli accessori (Chloé e Montblanc, tra i marchi) ha registrato un +2% del giro d’affari, mentre la perdita operativa è aumentata da 65 a 100 milioni di euro.
L’utile operativo di Richemont nell’anno è salito del 5% a 1,94 miliardi di euro e i profitti netti hanno raggiunto i 2,79 miliardi, in aumento del 128%, per effetto dell’inclusione di un “non cash gain” di quasi 1,4 miliardi, legato alla rivalutazione delle azioni Ynap detenute prima dell’Opa sul gruppo delle vendite online.
Nelle stime del consensus riportate da FactSet, gli analisti prevedevano utili superiori, a 2,96 miliardi, mentre si attendevano ricavi inferiori, a 13,91 miliardi.
Richemont ha proposto un dividendo di 2 franchi svizzeri per azione (erano 1,9 franchi l’anno prima).
Alla Borsa di Zurigo le azioni Richemont salgono dell’1,3% poco prima delle 13.