«Questa è una domanda per i miei genitori, ma per me assolutamente sì». Così ha risposto Lorenzo Bertelli, appena indicato dal padre Patrizio come prossimo ceo del gruppo nel giro di tre anni, alla domanda di un giornalista di Reuters sulla volontà o meno di mantenere il gruppo nelle mani della famiglia.
«Non vedo altre direzioni, anche perché spero di avere ancora tanta strada davanti e quindi devo fare qualcosa della mia vita. Vorrei quindi restare indipendente», ha aggiunto il primogenito di Miuccia Prada, ex pilota di rally di 33 anni e attualmente responsabile del marketing del gruppo, in un'intervista che andrà in onda integralmente l'1 dicembre durante un evento organizzato dall'agenzia di stampa diretta da Alessandra Galloni.
Bertelli jr. non ha escluso l'acquisizione di altri brand da parte del gruppo: anche se per il momento non si profilano opportunità, «domani non lo sappiamo». E ha scartato, almeno per il momento, la possibilità che le griffe principali dell'azienda - Prada e Miu Miu - decidano di vendere le loro collezioni su Amazon, che sta cercando di attirare sulla sua piattaforma nomi prestigiosi del lusso.
«Abbiamo provato con uno dei nostri marchi più piccoli (Car Shoe) solo per vedere come andava - ha dichiarato -. Non pensiamo che ora Amazon sia pronto per i nostri marchi più grandi... Al momento non vediamo né Prada, né Miu Miu sulla piattaforma».
Parlando con Reuters sulla possibilità di un coinvolgimento del gruppo Prada nella joint venture Richemont-Farfetch per la trasformazione di Ynap, Bertelli ha ribadito quanto già detto in occasione del Capital Markets Day della scorsa settimana: «Potrebbe essere un'opportunità».