L’ufficializzazione a margine dei conti di BasicNet

Fumata nera per Corneliani: Boglione esce definitivamente di scena

Ora è sicuro: non sarà Marco Boglione il cavaliere bianco di Corneliani. A metterlo nero su bianco è un passaggio contenuto nel comunicato stampa di approvazione del Progetto di bilancio e il consolidato 2020 di BasicNet, il gruppo piemontese che in questi ultimi mesi aveva rappresentato una speranza per i lavoratori e le lavoratrici dell’azienda di menswear mantovana.

A commentare la vicenda è stato, a margine dei conti, proprio Boglione: «Desidero fare un commento su Corneliani, data anche l'eco mediatica che ha avuto la nostra due diligence, comune peraltro a tante altre analisi che continuamente svolgiamo su marchi che possano bene coniugarsi con il nostro modello di business e offerta sul mercato. Non siamo riusciti a trovare la soluzione complessiva per il Gruppo Corneliani, ma senza rimpianti, perché ce l'abbiamo messa veramente tutta.

I tempi strettissimi, il regime di pandemia e l'estrema complessità del mercato, nel mezzo di una procedura concorsuale, sono stati i più grandi nemici anche per la ricerca dei partner industriali e finanziari necessari all'operazione. Abbiamo coinvolto con slancio e massima trasparenza tutti gli stakeholder, ma la non garanzia di continuità commerciale ci ha impedito di poter andare oltre».

Che non ci fossero in realtà molte possibilità relativamente a un possibile salvataggio da parte di Boglione era dato quasi per scontato, dopo che era emerso il fatto che a interessare a BasicNet erano il marchio e i negozi di Corneliani e non il polo produttivo dove lavorano circa 500 dipendenti.

Ora fondamentale sarà il ruolo del Mise e il tavolo in programma oggi a Roma, dove saranno presenti anche 100 operaie dell’azienda mantovana. In assenza di acquirenti, l’unica exit strategy sembra essere quella dell’amministrazione straordinaria, che permetterebbe di non perdere i fondi già previsti dal Mise (10 milioni di euro) nell'ambito del Decreto Rilancio comma 1 Articolo 43.

Secondo rumor di stampa, sul tavolo di Corneliani sarebbero però pronti ad aprirsi "altri dossier", con un nuovo fondo interessato all'azienda.

Quanto a BasicNet, il gruppo torinese che controlla i  marchi Superga, Robe di Kappa e K-Way, ha chiuso il 2020 con un utile netto di 8,6 milioni di euro, a fronte dei 21,1 dell’anno precedente.

Il fatturato consolidato è stato pari a 260 milioni di euro, in calo del 15% sul 2019, per un ebitda di 20 milioni, in forte flessione rispetto ai 42,5 dell’anno prima.
a.t.
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