Ma il mercato si attendeva di più

Prada recupera nel secondo semestre: sprint a dicembre delle vendite in store

Nonostante le difficoltà della pandemia, Prada recupera nel secondo semestre del 2020 chiudendo l’anno con un ebit positivo e nei negozi di proprietà torna ai livelli pre-Covid nel mese di dicembre. Notizie positive che hanno spinto il gruppo a comunicare, in anticipo rispetto a quanto previsto dal calendario borsistico (Prada è quotata a Hong Kong), l’andamento del business.

Nel secondo semestre dell’anno scorso, l’andamento del gruppo guidato da Patrizio Bertelli, seppur ancora condizionato dalla chiusura di alcuni negozi, mediamente il 9% del totale, ha registrato «vendite in progressiva ripresa, fino al pieno recupero, nel mese di dicembre, dei livelli del 2019 dei ricavi retail» come spiega il comunicato della società, che sottolinea ancora una volta la centralità per la maison dei negozi diretti, che ormai rappresentano il 90% delle vendite totali.

A questo target Prada è arrivata con la riduzione delle vendite wholesale, intrapresa ormai nel 2919, dovuta alla «strategia aziendale avviata per tutelare l’immagine del brand e mantenuta ferma anche in questa difficile congiuntura».

Il canale retail diretto - sottolinea la nota - nel secondo semestre ha limitato l’impatto della pandemia a un -6% medio a cambi costanti, con Europa e Giappone influenzate dalla mancanza di flussi turistici, mentre Americhe, Medio Oriente, Russia e soprattutto l’Asia Pacific, hanno registrato performance positive, in particolare la Cina con un +52%.

La gestione della qualità e del mix di prodotti - viene sottolineato nel comunicato diffuso - ha contribuito a un recupero dei margini tale da consentire la copertura del deficit del primo semestre e chiudere l’esercizio con un Ebit in territorio positivo. Il controllo degli investimenti, in particolare dei livelli di magazzino materie prime e prodotto finito, ha infine consentito di migliorare la posizione finanziaria netta rispetto al valore di inizio anno.

Ma i dati di aggiornamento sul secondo semestre 2020 sono risultati comunque inferiori alle previsioni del mercato (le attese erano di -1% rispetto al -6% registrato) e hanno portato il titolo del gruppo a cedere oltre 2 punti percentuali alla Borsa di Hong Kong.

Dallo scorso aprile l'azienda è di fatto entrate in una nuova fase, avendo adottato un inedito modello di direzione stilistica, con l’ingresso di Raf Simons a fianco di Miuccia Prada. E proprio in questi giorni ha debuttato la prima campagna pubblicitaria frutto della collaborazione dei due designer dedicata alla PE21 (foto).

«Sono molto soddisfatto — ha commentato Patrizio Bertelli — di come abbiamo fronteggiato le gravi difficoltà dell’anno appena concluso e di come, nonostante la perdurante situazione di incertezza che si protrarrà nei prossimi mesi, siamo riusciti a raggiungere risultati positivi».
an.bi.
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