MA non è facile trovare CANDIDATI

L'industria della moda pronta a quasi 50mila assunzioni

Un convegno oggi mentre domani, 27 settembre, vanno in scena le Notti della Moda: obiettivo, riaccendere l'attenzione nei confronti degli istituti tecnici, preziosi soprattutto per il fashion system, ma troppo spesso snobbati dai possibili studenti.

Stamattina, in particolare, Sistema Moda Italia ha fatto il punto sulla formazione nel nostro Paese, nel corso del summit L'industria della moda è per i giovani, svoltosi non a caso presso l'Istituto Tecnico Caterina da Siena di Milano, con alle spalle oltre un secolo di vita e fucina di generazioni di addetti del settore.

Marino Vago, presidente di Smi, ha sottolineato come nelle aziende della moda made in Italy ci sia molto spazio per giovani preparati e motivati: si parla infatti di quasi 50mila assunzioni previste nei prossimi anni, «a fronte di un numero di iscritti ai corsi tecnici e professionali assolutamente insufficiente».

Le figure più ricercate, come riporta Il Sole 24 Ore, sono tecnici di processo, ingegneri, specialisti gestionali informatici, esperti in chimica, fibre e tessuti, responsabili marketing e commerciali. Ma attualmente gli istituti tecnici con indirizzi legati al fashion hanno meno di 4.800 iscritti sui cinque anni, mentre il sistema di IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) regionale sforna appena 2mila diplomati l'anno.

Per conoscere in modo ancora più specifico le esigenze delle aziende è in corso un'Indagine sui Fabbisogni Professionali delle imprese del tessile-abbigliamento, illustrata da Carlo Mascellani, direttore delle Relazioni Industriali e della Formazione di Confindustria Moda, e frutto di una sinergia con Fondirigenti, fondo inteprofessionale dei dirigenti industriali.

«Al momento - ha spiegato Mascellani - sono stati raccolti e sintetizzati circa 200 questionari per oltre 300 aziende/unità produttive, su tutto il territorio nazionale e in ogni anello della filiera, dal filato al capo finito». L'indagine, che verrà completata entro novembre, ha analizzato in particolare 37 profili professionali, di cui 22 a carattere tecnico, sei nell'area manageriale e nove in quella operativa.

Per ogni profilo, lo studio sta mettendo in rilievo il grado d'importanza (e criticità) in rapporto al settore di riferimento e al territorio, la difficoltà di reperimento delle figure professionali sul mercato del lavoro e le competenze più richieste.

Da questo approfondimento, che vede attivamente coinvolti la Rete Tam (Tessile-Abbigliamento-Moda), cui aderiscono 78 istituti tecnici e otto Its (Istituti Tecnici Superiori) della moda e il Ministero dell'Istruzione, nasceranno i presupposti per rinnovare i programmi scolastici e aggiornare i docenti.

«Non mancano solo tecnici ma anche manager», ha fatto notare Costanza Patti, direttore di Fondirigenti, mentre Roberto Peverelli (presidente della Rete Tam e dirigente dell'Istituto Carcano di Como) ha focalizzato il suo intervento sul ruolo fondamentale dell'alternanza scuola-lavoro.

Gli Its forniscono anche percorsi di aggiornamento post-diploma: sono otto le Fondazioni in Italia (riunite nella Rete Tam) che offrono 22 corsi biennali di istruzione tecnica superiore e contano oggi quasi un migliaio di iscritti, la cui prospettiva è di essere occupati, al termine del loro iter, nell'86% delle nostre realtà della moda, con un ruolo coerente con il loro iter di studi.

Come è emerso dalle testimonianze conclusive di Gianni Brugnoli (vice presidente di Confindustria per l'Education) e Carmela Palumbo (capo dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione del Miur), il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e Sistema Moda Italia hanno sottoscritto già nel novembre 2018 un Protocollo d'Intesa, che avrà lo scopo di tradurre in provvedimenti la necessità di un'evoluzione dell'offerta formativa.

«Il settore della moda - ha osservato Brugnoli - è uno di quelli che stanno più pagando il forte scollamento tra domanda e offerta di lavoro. L'indagine a tappeto di Smi aiuterà a mettere in rilievo, con dati oggettivi, le difficoltà di reperimento di oggi, stringendo al contempo il cerchio sulle competenze più importanti di domani. Tutto parte dal rinnovamento della didattica, in direzione di una co-progettazione formativa che incentivi le relazioni sistematiche tra scuola e lavoro, puntando sugli Its».

Domani le scuole della Rete Tam, in collaborazione con associazioni e aziende, organizzano le Notti della Moda, eventi pubblici a livello locale, cittadino o provinciale: a Milano è in programma l'esposizione dei lavori degli allievi dell'Istituto Tecnico Caterina da Siena, con una sfilata all'auditorium Stefano Cerri come momento clou (nella foto, l'Ecole de l'Amour di Gucci).

a.b.
stats