Non essendo riuscita a riscattare 250 milioni di euro di obbligazioni scambiabili in azioni, Shandong Ruyi è stata costretta a cedere il 23% di Smcp a Glas, società fiduciaria formata dai suoi creditori.
L'uscita del conglomerato cinese - a cui fanno capo tra gli altri Aquascutum e Lycra - è tutt'altro che indolore e, soprattutto, non sembra certo garantire un periodo tranquillo per Smcp e i suoi marchi (Maje, Sandro e Claudie Pierlot).
Da una parte, infatti, c'è European TopSoho, società basata in Lussemburgo tramite cui Shandong Ruyi controlla il gruppo francese, che promette battaglia guerra legale sentendosi vittima di un complotto. Secondo Reuters, European TopSoho sostiene che le parti avrebbero «cospirato con mezzi illeciti per causare perdite alla società, mettendola nella posizione di essere scalata a un valore inferiore».
Dall'altra i creditori (BlackRock, Carlyle, Anchorage, Boussard e Gavaudan) pare siano intenzionati a vendere il prima possibile la quota appena acquisita del 23%.
Nel primo semestre 2021 Smcp ha registrato una crescita di oltre il 20% delle vendite, che hanno raggiunto quota 453,3 milioni di euro, trainati dalle ottime performance della Cina (+54,6%).