Mantova cuore della qualità produttiva

Corneliani: proprietà e sindacati firmano un pre-accordo

La riapertura del tavolo delle trattative fra la Corneliani in difficoltà e i sindacati ha portato alla stesura di un pre-accordo in otto punti, visto come un vero passo avanti per il rilancio dell’azienda mantovana.

Come riportano i media locali, all’incontro di martedì, a Mantova, è stata decisa in primis la sospensione temporanea di qualsiasi azione unilaterale, dopo che in novembre la storica realtà del menswear aveva prospettato 130 esuberi nel 2020, dei 454 dipendenti mantovani.

Il secondo punto è la calendarizzazione di un altro incontro con la proprietà, costituita dal fondo arabo Investcorp con il 51% e dalla famiglia fondatrice, con il resto delle quote.

Altri incontri con scadenze predefinite saranno necessari per definire un percorso condiviso per lo sviluppo e l’applicazione del piano industriale.

Alla riapertura del tavolo è stata sancita la centralità del sito produttivo di Mantova, in quanto cuore della qualità produttiva. Durante la realizzazione del piano industriale sono previste verifiche periodiche dei livelli occupazionali e organizzativi, compresi gli stabilimenti all’estero.

In merito agli esuberi dichiarati dalla Corneliani, le parti hanno concordato la gestione un percorso di uscita incentivata volontaria, inclusi accompagnamenti alla pensione per i pensionandi entro il 31 dicembre 2023 (sul tema è previsto un incontro ad hoc, entro la fine di gennaio 2020).

In caso di cali di produzione o problematiche di mercato, l’individuazione degli ammortizzatori sociali più opportuni sarà condivisa.

L’ultimo punto riguarda la ridefinizione dei parametri dell’accordo di secondo livello dell’azienda.

Corneliani ha chiuso il 2018 con una perdita di 12 milioni di euro, a fronte di ricavi di quasi 108 milioni, in calo del 2,7% rispetto al 2017. 

e.f.
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