Nel primo trimestre i ricavi consolidati di Moncler hanno raggiunto i 365,5 milioni di euro: +18% a valute correnti e +21% a cambi costanti. I ricavi retail, in particolare, sono aumentati del 22% senza l’effetto cambi a 279,2 milioni, mentre il wholesale è salito del 17% a 86,3 milioni.
Nonostante i dati sopra le attese, poco dopo le 16 le azioni Moncler registrano un calo del 4,86% a Piazza Affari, al prezzo di 50,9 euro per azione. Le prese di beneficio avvengono dopo alcune sedute al rialzo per il marchio dei duvet di lusso, sulla scia dei buoni risultati di marchi competitor, che lo hanno portato a toccare un massimo a 53,5 euro (nella scorsa seduta).
A livello di mercati, si sa che le vendite in Asia (il maggiore mercato) sono salite del 53% a 198 milioni, mentre in Emea il brand del Galletto ha accusato un -16% e in Italia un -15% (a cambi costanti). +34% la performance nelle Americhe.
Nel primo quarter risultava temporaneamente chiuso, causa Covid, circa il 25% del network retail della società.
A commento dei risultati preliminari, il presidente e ceo del gruppo, Remo Ruffini, ha dichiarato: «È iniziato un anno importante, he ci auguriamo di rinascita e nuova energia. Un anno che, per Moncler, sarà anche di grande impegno e progettualità'. Il 31 marzo abbiamo concluso l'acquisizione di Stone Island. Assieme stiamo lavorando su programmi importanti per lo sviluppo del gruppo con un obiettivo chiaro: valorizzare l'identità dei nostri brand, esaltarne l'unicità e nel contempo creare un'infrastruttura solida, in grado di sostenerne l'evoluzione e lo sviluppo futuro».
In merito ai ricavi ha detto: «Penso che crescere del 21% a livello mondo, con un fatturato sostanzialmente allineato al primo trimestre 2019, sia un risultato molto buono. Ma dobbiamo ancora fare tanto. I prossimi mesi sono fondamentali anche per i tanti progetti che stiamo sviluppando. Come ho detto ai nostri store manager nel summit digitale organizzato poche settimane fa, non dobbiamo smettere di essere proattivi, dobbiamo continuare a imparare e a sperimentare».
Secondo Ruffini il cliente, ovunque esso si trovi, che sia nello spazio fisico o digitale, si aspetta un'esperienza costantemente diversa, sempre più unica e intensa e la relazione che si stringerà con lui oggi permetterà di continuare una connessione domani «in tutto il mondo ed in ogni touch point».
Come riporta l’agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor Plus il chief of corporate & supply officer Luciano Santel ha detto, rispondendo alle domande degli analisti, che il secondo quarter sta crescendo, «ma bisogna ricordare e tenere conto che per Moncler il secondo trimestre da sempre è quello di minori dimensioni». Il marchio, infatti, risente più di altre aziende della moda della stagionalità dei risultati: gran parte delle vendite viene realizzata nel terzo e quarto trimestre. «Alla fine questo non è un problema - ha precisato Santel -. L'importante è la forza del brand e una visione di lungo periodo». Nei mesi passati il problema è stato fare i conti con le chiusure dei negozi in Europa e con l'assenza di turisti, «ma il nostro marchio è forte e, a riprova di ciò, appena riaprono i negozi, torna il traffico di clienti».
Nel corso della conference call, Santel è stato interpellato anche sul progetto Genius. Come ha spiegato il manager si tratta di un importante strumento di comunicazione, per mantenere il contatto con i clienti attraverso collaborazioni con designer e stilisti. «Alla fine però le vendite di Genius rappresentano meno del 10% dell'intero fatturato».
Santel ha anche indicato agli analisti che i numeri del consensus che tengono conto, per i futuri trimestri, dell'aggregazione di Stone Island, «sono ragionevoli». Il manager si è detto molto soddisfatto della qualità della produzione del marchio neoacquisito e anche dei risultati della società Sportwear Company che controlla la label. «I risultati del marchio nei negozi vanno abbastanza bene e anche la campagna vendite è in rialzo a doppia cifra», ha anticipato.
L'assemblea degli azionisti di ieri ha approvato il bilancio 2020 di Moncler e ha deliberato la distribuzione di una cedola di 0,45 euro per azione. I soci hanno dato l’ok a portare da 11 a 12 il numero dei consiglieri in carica fino all'approvazione del bilancio 2021. Carlo Rivetti, in precedenza maggiore socio di Sportwear Company e ora titolare del 2,8% del capitale di Moncler, è stato nominato nuovo amministratore (nella foto, un look 2 Moncler 1952 ideato da Veronica Leoni e Sergio Zambon).