Capri Holdings - gruppo che controlla Versace, Michael Kors e Jimmy Choo - chiude l’ultimo trimestre in utile e batte le stime. L’utile rettificato dei tre mesi al 27 marzo si è attestato a 0,38 dollari per azione, mentre gli analisti si attendevano una perdita di 0,01 dollari (fonte: Zacks). Il risultato si confronta con gli 0,11 dollari per azione dello stesso periodo del 2020.
I ricavi del quarter si sono invece attestati a 1,2 miliardi di dollari, in linea con l’ultimo trimestre 2020 (-3,8% a valute costanti). Versace, in particolare, ha registrato un incremento delle vendite del 10,3%, a 235 milioni di euro (invariati a cambi costanti). Il risultato operativo è stato di 29 milioni di dollari, dalla precedente perdita di 2 milioni.
I ricavi trimestrali di Michael Kors sono invece diminuiti del 3,9%, a 838 milioni di dollari -8-6,55 a cambi costanti). L’utile operativo del brand è aumentato da 139 a 172 milioni di dollari.
Quanto a Jimmy Choo, il fatturato è aumentato del 16% a 124 milioni, ma la griffe di calzature resta in perdita a livello operativo (da -23 a -18 milioni).
L’esercizio fiscale di Capri Holdings mostra un calo del fatturato del 27% a 4,06 miliardi di dollari mentre il rosso si è ridimensionato da 223 a 62 milioni di dollari.
I ricavi della maison della Medusa sono scesi da 843 a 718 milioni (-15%), mentre quelli di Jimmy Choo sono diminuiti a 418 milioni (-25%). Il calo più pesante è quello di Michael Kors: -30% a 2,9 miliardi di dollari.
Le previsioni del gruppo quotato a New York sono di raggiungere i 5,1 miliardi di dollari di ricavi: un livello che resta inferiore ai 5,6 miliardi dell’esercizio pre-pandemia. Il primo quarter dovrebbe totalizzare 1,1 miliardi di vendite (nella foto, il chairman e ceo John D. Idol).