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Matteo Marzotto (Dondup): «Sempre più sostenibili»

Dondup ha proposto una collezione ispirata al Grande Gatsby, ideata dal team creativo interno coordinato per la prima volta da Chicco Barina, fondatore dello studio stilistico Black Studio. Il brand debutta con le sneaker, battezzate D/One, e prevede di chiudere il fiscal year con un leggero incremento, sottolinea il presidente Matteo Marzotto, che annuncia: «La sostenibilità è sempre più il nostro focus». Presente all’evento il nuovo ceo, Matteo Anchisi.

 

Sotto i riflettori al Venus di piazza Diaz, night club storico di Milano, una proposta di capi che strizzano l’occhio alla trasgressione e ai party esclusivi degli anni Venti. Abiti a sottoveste lunghi in seta o versioni corte con paillette in rosso abbinate a cappotti oversize in pied de poule, camicie e capispalla con ricami in lurex, smoking riletti in chiave attuale.

 

Una proposta frutto della creatività del team stilistico interno coordinato da Chicco Barina, coinvolto già per il progetto di denim sostenibile D/Zero lanciato lo scorso novembre in collaborazione con la tessitura Candiani. Una figura strategica, cooptata come head of style del brand.

«Si è inserito benissimo all’interno dello studio creativo, dopo essersi rivelato un partner prezioso per D/Zero, perché la parte dei processi della capsule li abbiamo messi a punto insieme», spiega il presidente dell’azienda, controllata dal 2015 dal fondo di private equity L Catterton.

 

A proposito  di D/Zero, che arriva nei negozi con le consegne della primavera, il presidente di Dondup sottolinea l’importanza della sostenibilità: «Un tema caldo su cui insisteremo, con l’obiettivo di superare il denim e poi il pantalone, per ampliare il raggio di azione con altre categorie di prodotto».

 

Oltre al progetto D/Zero un’altra scommessa importante sono le sneaker, che debuttano sotto il segno dell’etichetta D/One, e che arriveranno nei negozi dal prossimo inverno: «Un progetto importante, con delle caratteristiche inedite, per cui ci siamo presi tutto il tempo necessario», sottolinea Matteo Marzotto.

 

Per il fiscal year in chiusura il prossimo 30 aprile, l’executive anticipa: «L’aspettativa è di sostanziale tenuta e, forse, di un leggero miglioramento rispetto ai 54,7 milioni di euro del 2017, con l’Italia che sta premiando in generale l’uomo: un mercato che rappresenta ancora il 70% del nostro turnover, ma che attraversa un momento di tensione».

 

«Ora - spiega - la nostra priorità è lavorare sull’estero, con un focus su Giappone, Medio Oriente e Stati Uniti, mercati che approcciamo con molti più argomenti ed esperienza: siamo più bravi nel progettare le collezioni, usciamo nei tempi corretti e abbiamo la flessibilità per lavorare anche con le capsule. L’e-commerce ci sta premiando, con una quota del 10% sul giro di affari, e puntiamo su aperture pop up a fianco dei nostri clienti».

 

Alla presentazione della collezione era presente anche Matteo Anchisi, il neo nominato ceo al posto di Marco Casoni, arrivato in Dondup nel 2016 come direttore commerciale e responsabile marketing mondo, per poi assumere lo scorso anno il ruolo di direttore generale operativo: «Un avvicendamento previsto – conclude Marzotto -. Era cruciale che arrivasse ai vertici una figura interna all’azienda. D’altronde, in questo ultimo anno abbiamo fatto crescere molto le risorse interne all’azienda».

c.me.
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