Moda in pole position per immagine&reputazione

Brand Finance: Gucci in testa ai 100 marchi italiani di maggior valore

Dopo il rallentamento del 2020 causa Covid e il progressivo recupero del 2021, nel 2023 i top brand italiani si rafforzano e incrementano il loro valore, registrando – a gennaio di quest’anno – un aumento medio del 12%.

Questo, in sintesi, il risultato del report Brand Finance Italy 100, dove la moda e il lusso recitano un ruolo da protagonista.

Gucci, che ha ottenuto un punteggio pari a 86 su 100 e un equivalente Brand Rating AAA, si conferma il primo brand italiano per valore generato direttamente da immagine & reputazione, superando quest’anno i 17 miliardi di euro, grazie a un incremento del 10% dovuto alla sua forza nell’influenzare le scelte dei consumatori e degli altri stakeholder chiave.

I brand del lusso sono mediamente quelli con la maggiore crescita rispetto allo scorso anno. Tra questi spicca il +149% di Lamborghini, che porta il valore di questo brand a 4,1 miliardi di euro, e l’incremento del 50% del valore di Prada, che nel 2023 raggiunge i 4,6 miliardi di euro.

Ferrari, con un punteggio pari a 91/100 e un equivalente brand rating AAA+, si conferma il brand italiano più forte e grazie a una crescita del 3%, raggiungendo il valore di 7,2 miliardi di euro.

Scorrendo la classifica, in 13esima posizione si trova Armani, mentre alla 15esima Moncler. Al 22esimo posto si piazza Bulgari, mentre al 25esimo un’altra griffe della scuderia Kering: Bottega Veneta.

Più in generale, Il brand Italia si è rafforzato anno su anno di 2 punti. Dopo il crollo del 2021 che ha portato il nostro Paese al 19esimo scalino, in seguito alla percezione di una cattiva gestione del Covid, nel 2022 è salito in decima posizione, per poi posizionarsi quest’anno al nono posto nel Global Soft Power Index di Brand Finance, con un punteggio pari a 57/100, superando il valore di 2.300 miliardi di euro.

Secondo il report, l’Italia ha guadagnato una posizione nel ranking tra i Paesi più potenti del mondo grazie al lieve rafforzamento anno su anno e alla caduta della Russia.

«Per aumentare fatturato e i margini le imprese italiane dovrebbero cercare di incrementare il valore monetario dei marchi rafforzando il livello di attrattività razionale ed emozionale - commenta Massimo Pizzo, senior consultant di Brand Finance -. Da un lato dovrebbero migliorare ulteriormente la qualità e la quantità degli investimenti relativi al prodotto, alla promozione, alla distribuzione e al prezzo; dall'altro identificare e investire su uno scopo sociale che vada oltre il profitto e non si limiti alla troppo inflazionata sostenibilità ambientale in modo da meglio ingaggiare gli stakeholder chiave».

a.t.
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