Movimenti nel board

Adidas: nel 2023 prevista una perdita operativa di 700 milioni

Adidas conferma i dati preliminari di bilancio resi noti in febbraio. Nel 2022 l’utile dell’attività continuativa è crollato a 254 milioni di euro: -83% rispetto all’anno prima. Sulla performance negativa incide la perdita di 482 milioni del quarto trimestre, che riflette il -50% dei ricavi in Cina e l’impatto dei 600 milioni legati alla decisione in ottobre di rompere i rapporti con Kanye West, partner per la linea di sneaker Yeezy, a causa di alcune dichiarazioni antisemite del rapper.

I ricavi annuali sono cresciuti del 6% a 22,5 miliardi (+1% a cambi costanti), ma sulla performance pesa il -36% in Greater China, l'unica area geografica in flessione.

Il colosso dello sportswear ha ribadito che per il 2023 si aspetta una perdita operativa di 700 milioni di euro, di cui 500 milioni legati al possibile annullamento delle scorte di modelli Yeezy, mentre altri 200 milioni riguardano il gruppo e la sua visione strategica, per tornare profittevole nel 2024.

Il fatturato del nuovo esercizio potrebbe evidenziare un calo entro il 9%, nell’ipotesi che persistano le sfide macroeconomiche in essere e le tensioni geopolitiche. Il management parla di elevato rischio di recessione in Europa e Nord America e di incertezze persistenti in merito alla ripresa in Cina.

C’è poi la questione Yeezy: sono in valutazione varie opzioni in merito al magazzino e l’outlook riflette già la possibilità di perdere 1,2 miliardi di euro di fatturato dalla mancata vendita degli stock esistenti.

«Il 2023 sarà un anno di transizione per costruire la base per il 2024 e il 2025», ha dichiarato il ceo Bjørn Gulden (nella foto). «Abbiamo bisogno di ridurre le scorte e abbassare gli sconti. Poi possiamo di nuovo iniziare a costruire un business profittevole nel 2024. Adidas - ha concluso - ha tutti gli ingredienti per avere successo».

L’executive e il supervisory board ha deciso di abbassare il dividendo a 0,7 euro ad azione, dai 3,3 euro dello scorso anno.

Sulla scia di questi numeri, nel primo pomeriggio il titolo Adidas registra un calo del 3% alla Borsa di Francoforte, mentre l'indice Dax segna un +0,30%.

Oggi il supervisory board ha anche annunciato che estenderà il mandato del cfo Harm Ohlmeyer fino all’inizio del 2028. Ohlmeyer fa parte del board esecutivo ed è il direttore finanziario del gruppo del Trifoglio dal 2017.

Inoltre Arthur Hoeld è entrato nell’executive board, con responsabilità per le vendite globali dal prossimo aprile. Hoeld, in azienda da 25 anni, dal 2018 ricopre il ruolo di managing director dell’area Emea e prende il posto di Roland Auschel, che si dimette dopo 33 anni di cui 10 nel cda. Anche Brian Grevy, che nell’executive board ha la responsabilità per i Global brands, ha annunciato che intende lasciare Adidas a fine mese. Il suo incarico passerà al ceo Bjørn Gulden, che quindi si occuperà direttamente di prodotto e marketing.

Da aprile il nuovo executive board sarà di cinque membri: Bjørn Gulden (chief executive officer e Global brands), Arthur Hoeld (Global sales), Harm Ohlmeyer (chief financial officer), Amanda Rajkumar (Global human resources, people and culture) e Martin Shankland (Global operations).
e.f.
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