Mark Zuckerberg è arrivato da Milano ad Agordo (Belluno) in elicottero, scortato dal patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio.
Ha infiammato subito il gossip la visita a sorpresa del fondatore e ceo di Facebook al quartier generale del produttore di eyewear, fresco di matrimonio con il big francese Essilor.
Nessun commento ufficiale da parte delle due società sulla misteriosa trasferta, anche se tra le ipotesi la più plausibile sembra essere quella di una possibile collaborazione in vista nel campo degli occhiali smart, sulla scia del (poco fortunato) esempio dei Google Glass, lanciati nel 2012 ma bocciati dal mercato.
Del resto Luxottica ha già sperimentato delle partnership in questo settore: nel 2016 si è alleata con Intel per Oakley Radar Pace, occhiali intelligenti in grado di supportare gli atleti in ogni fase dell'allenamento di corsa e di ciclismo, interpretando i dati in tempo reale e fornendo suggerimenti personalizzati, oltre a responsabilizzare gli sportivi con un programma di training ad hoc.
Nonostante i flop degli anni scorsi, il settore degli smart glasses rappresenta una delle frontiere della wearable technology: nella partita dell'eyewear connesso alla Rete il mese scorso è entrata anche Huawei, con degli occhiali che funzionano come estensione degli assistenti vocali, dando la possibilità di rispondere alle chiamate e ascoltare musica.