Le trattative in esclusiva erano partite prima dell’estate e ora l’accordo è fatto: l’abbigliamento bimbo Kidiliz passa ai cinesi di Semir.
A commento dell’operazione, il presidente di Kidiliz Rémy Baume (nella foto) ha spiegato che il gruppo francese, ex-Zannier, vuole «dare una risposta al desiderio di differenziazione di tutti i bambini». Per questo punta a diventare il principale player della moda premium sul mercato mondiale dell’abbigliamento infantile.
«La conquista del mercato cinese - ha detto Baume - per le sue dimensioni e specificità, esigeva che ci alleassimo a un attore locale. Con Semir c’è una vera complementarietà e la nostra intesa ci permetterà di accelerare la presenza in Cina, oltre a continuare lo sviluppo in Occidente».
Fondato nel 1996, Semir Group è tra i leader del kidswear in madrepatria con il marchio Balabala. Con la label Semir è noto nel casualwear giovane e in più opera sul territorio con brand internazionali, attraverso joint venture e accordi di licenza.
Quotato allo Shenzhen Stock Exchange dal 2011, ma controllato dalla famiglia fondatrice Qiu, conta 3mila impiegati, un network di 8mila store monomarca e un turnover di 1,6 miliardi di euro.
Kidiliz Group ha 15 marchi in scuderia (Absorba, Chipie, Catimini, Kenzo Kid, Paul Smith Junior, per citarne alcuni), è presente in oltre 80 mercati e ha un fatturato di 427 milioni di euro. In Cina è presente da più di 20 anni ma può fare di più. Basti pensare che nel 2017 nel grande Paese ci sono stati 17 milioni di nuovi nati.