Un rallentamento a due cifre (-14%) per Gucci e un dicembre "difficile" per Balenciaga hanno determinato un calo del 7% dei ricavi nel quarto trimestre di Kering.
Dati previsti dagli analisti, ma che non sembrano impensierire François-Henri Pinault: «Al di là delle sfide affrontate da alcune delle nostre maison, in particolare verso la fine dell'anno, siamo convinti di perseguire la giusta strategia a lungo termine», ha dichiarato il presidente e amministratore delegato di Kering, sottolineando il record di ricavi per tutti i suoi marchi nel 2022 e il contributo di ognuno all'aumento dell'utile operativo. «Ma queste buone prestazioni – ha aggiunto il numero uno del gruppo francese - non sono uniformemente all'altezza delle nostre ambizioni e del nostro potenziale».
I ricavi di Gucci sono diminuiti del 14% su base comparabile nel periodo ottobre-dicembre, con Kering che ha imputato la performance poco brillante principalmente ai blocchi legati alla pandemia in Cina. Ma è impossibile non sottolineare che il quarter in questione è stato segnato dall’annuncio dell’uscita dello storico direttore creativo del marchio, Alessandro Michele e dall’inizio di una fase di transizione che ha portato, il 28 gennaio scorso, alla nomina di un successore: Sabato De Sarno, già designer di Valentino, che svelerà la sua prima collezione a settembre durante la settimana della moda di Milano.
Balenciaga, che ha suscitato indignazione con due campagne pubblicitarie lo scorso novembre, rientra nella voce “altri brand” del bilancio, che hanno registrato un calo delle entrate del 4% nel quarto trimestre. Ma nella call con gli analisti il cfo Duplaix ha sottolineato che, se eccettuata la crisi di dicembre, nell'anno Balenciaga resta il brand tra quelli del gruppo «con la crescita di fatturato più elevata, a doppia cifra».
Numeri positivi invece per le altre maison del gruppo: continua il buon momento di Bottega Veneta, che ha registrato un +6% delle vendite nel quarto trimestre, mentre Saint Laurent è cresciuto del 4% su base comparabile. I ricavi del segmento Kering Eyewear sono aumentati del 28% nel trimestre.
Per quanto riguarda l'intero anno 2022, i ricavi di Kering sono progrediti del 9% su base comparabile a quota 20,35 miliardi di euro.
Il direttore finanziario Jean-Marc Duplaix si è detto «molto fiducioso per Gucci nel 2023 e nel lungo periodo». L’anno scorso le vendite di Gucci sono aumentate dell'1%, sperando per la prima volta la soglia dei 10 miliardi (10,49 miliardi di euro), mentre Saint Laurent ha messo a segno un incremento del 23%, raggiungendo i 3,3 miliardi di euro. Le vendite di Bottega Veneta sono aumentate del 16% a 1,74 miliardi. Le vendite delle "altre case", incluso Balenciaga, sono cresciute del 16% a 3,87 miliardi.
Kering è l'ultimo dei tre maggiori conglomerati del lusso in Europa a riportare i risultati di fine anno. Per Lvmh i ricavi nel quarto trimestre sono aumentati del 15% a 22,7 miliardi di euro, con un incremento del 9% a tassi di cambio costanti. In particolare il business della moda e della pelletteria hanno registrato un aumento del 10% dei ricavi organici.
Compagnie Financière Richemont ha riportato che le vendite sono aumentate del 5% durante il periodo delle vendite natalizie, con le sue maison di gioielli e moda che hanno compensato la debolezza degli orologi.