A 110 anni dalla fondazione dell'azienda di pelletteria - nata nel cuore della vecchia Milano, tra le colonne di San Lorenzo e i Navigli, nel 1908 - Leu Locati avvia una nuova fase di espansione, mantenendo salde le proprie radici artigianali e l'offerta di nicchia, frutto del lavoro hand-made realizzato oggi da maestri pellettieri nella sede di via Cosimo del Fante.
«Siamo tra i pochi a vantare una realtà verticalizzata in centro città. Qui, in una superficie di 1.600 metri su due piani, ci occupiamo di tutto, dal disegno alla progettazione, dalla prototopia alla produzione, dalla logistica alle spedizioni», racconta a fashionmagazine.it il presidente Paolo Amato, ex professore di matematica cooptato in azienda nel 1989 dal suocero Gianni Fumagalli.
L'attività è sempre stato alimentata dalla produzione conto terzi, per grandi griffe internazionali, e dal marchio Leu Locati, ma negli ultimi anni si è progressivamente ampliata grazie alla collezione firmata dal giovanissimo erede di casa Locati, Daniele Amato, 21 anni, che con il brand deluxe Amato Daniele ha raccolto il consenso di oltre 30 boutique top level.
«In passato - racconta Paolo Amato - il nostro ruolo di terzisti rappresentava il 70% del business, ma con l'affermazione di Daniele le private label sono cresciute, fino a incidere sul fatturato per il 55%».
Il giovane designer ha iniziato a 13 anni a disegnare la sua collezione, oggi composta per metà da borse e metà da scarpe, queste ultime realizzate in un laboratorio artigianale di Bologna, aprendo così la strada a nuove opportunità.
«Il prossimo step - racconta Paolo Amato - vorremmo fosse un nostro monomarca in centro a Milano. Lo immaginiamo come un negozio-atelier con un servizio bespoke, dove le proposte vengono personalizzate sulle singole esigenze dei clienti in tempi rapidi, grazie alla vicinanza con la nostra sede produttiva» (nella foto, Paolo e Daniele Amato).