Nel mirino di un gruppo di istituti di credito
Centric Brands, azienda licenziataria di marchi come Tommy Hilfiger e Calvin Klein e divenuta da poco proprietaria di Zac Posen, ha fatto ricorso volontariamente al Chapter 11. La società accede alla procedura con 1,7 miliardi di debito consolidato.
Il ricorso al Chapter 11 permetterà all'azienda di avere un finanziamento di 435 milioni di dollari, secondo la formula debtor-in-possession, da parte di un gruppo di istituti di credito che intendono rilevare l'attività, nel quadro di un accordo di sostegno alla ristrutturazione. Si tratta di Blackstone, Ares Managemente HPS Investment Partners.
Il gruppo con sede a New York, a cui fanno capo anche brand come Hudson Jeans (nella foto, proposte della label), Robert Graham, Swims e Avirex, prevede di ridurre il proprio indebitamento di secondo livello di circa 700 milioni di dollari attraverso il piano di ristrutturazione.
Centric Brands non ritiene che il ricorso al Chapter 11 interferirà con i piani di riapertura delle sue sedi, laddove possibile, quando le restrizioni al coronavirus saranno allentate. Ritiene inoltre che il finanziamento gli consentirà di proseguire le operazioni durante la sua ristrutturazione, rispettando al contempo gli obblighi finanziari nei confronti di dipendenti, licenziatari, venditori e fornitori.
Si aggiunge così un nuovo nome all'elenco crescente di realtà che hanno dichiarato bancarotta a causa dell'impatto economico del Covid-19, incluse Neiman Marcus, J.C. Penney e J. Crew.
A causa dell'attuale crisi sanitaria, Centric Brands ha messo in aspettativa circa 1.346 collaboratori ad aprile e ha licenziato 600 dipendenti.
La società, già gravata da un debito significativo prima della pandemia, è entrata nella procedura fallimentare con circa 1,7 miliardi di dollari di debito consolidato.
In un portafoglio di licenze di oltre 100 marchi, tra cui i già citati Calvin Klein e Tommy Hilfiger, rientrano anche Under Armour, Kate Spade, Hervé Léger e Michael Kors.
c.me.