H&M ha chiuso il primo trimestre del fiscal year con un fatturato di 54,872 miliardi di corone svedesi (4,9 miliardi di euro), in aumento del 12% sullo stesso periodo di un anno fa, secondo i dati provvisori divulgati oggi dal gruppo svedese. A valute locali l’incremento è stato pari al 3%.
Escludendo Russia, Bielorussia e Ucraina, l'aumento delle vendite tra il primo dicembre e il 28 febbraio è stato del 16%. L'azienda aveva annunciato un anno fa la sospensione di tutte le attività in Russia, il suo sesto mercato più grande, dove aveva oltre 160 negozi.
L’anno 2022 era stato archiviato con un fatturato netto di 223,5 miliardi di corone (+12% o +6% in valute locali) e con un utile operativo dimezzato, da 15,2 a 7,1 miliardi, mentre l’utile dopo le tasse era sceso da 11 a 3,5 miliardi di corone.
Ad allarmare il mercato erano state soprattutto le performance del quarto trimestre, quando - a fronte di un incremento delle vendite nette del 10% a quota 62,4 miliardi di corone svedesi - l’utile operativo era scivolato da 6,2 miliardi a 821 milioni di corone, con un margine ridotto dall’11% all’1,3%, prendendo in contropiede gli analisti che si aspettavano 3,67 miliardi. Il risultato di gruppo dopo le tasse, inoltre, era in perdita di 864 milioni di corone, dal precedente utile di 4,6 miliardi.
Un raggio di luce era arrivato dal periodo compreso tra il primo dicembre 2022 e il 25 gennaio 2023, con il sell out in crescita del 9% in valute locali.
Cifre che dimostrano una certa difficoltà rispetto al suo competitor
Inditex, che nel primo trimestre dell’esercizio fiscale, tra il primo febbraio e il 13 marzo 2023, ha riportato un aumento delle vendite pari al 13,5% e un utile netto in progressione del 27%
Tornando a H&M, prosegue nel frattempo il suo impegno nella moda circolare. Il retailer ha infatti stretto un accordo strategico con
ThredUp per sbarcare in America con il suo programma
H&M pre-loved.
Sulla piattaforma americana sono disponibili capi di abbigliamento e accessori organizzati in diverse categorie per un facile accesso e, tra le novità, la sezione
Collabs, con i capi frutto delle collaborazioni passate con i grandi stilisti, come
Karl Lagerfeld,
Isabel Marant, Kenzo o
Giambattista Valli per H&M.
La piattaforma, che parte con 30mila pezzi pronti per il ri-acquisto - mette a disposizione dei clienti anche una serie di consigli su come prendersi cura dei propri capi, in modo da allungare il loro ciclo di vita e sfruttarli al massimo.
Per H&M, che produce 3 miliardi di capi di abbigliamento l’anno, l’obiettivo è ridurre le emissioni del 56% entro il 2030 e la rivendita costituisce una delle modalità per diminuire il suo impatto.
Tra le sue iniziative più importanti l’acquisizione, nel 2019, della maggioranza della piattaforma di resale
Sellpy, oggi disponibile in 24 Paesi.
a.t.