Il gruppo H&M cresce a doppia cifra (+17%) nel secondo trimestre, confermando la ripresa della domanda post-pandemia, ma resta al di sotto delle performance raggiunte pre-Covid.
Il retailer - a capo dei marchi H&M, Monki, Cos, & Other Stories, Arket e Weekday - ha infatti archiviato il periodo compreso fra il primo marzo e il 31 maggio con ricavi a quota 54,5 miliardi di corone svedesi (5,1 miliardi di euro), superando i circa 52,8 miliardi di corone previsti dagli analisti, senza però recuperare i livelli ante pandemia (-5%).
Il dato rappresenta un rallentamento anche rispetto al primo quarter, quando il colosso svedese era cresciuto del 23% a 49,1 milioni di corone svedesi.
A impattare sul secondo trimestre la guerra in corso tra Russia e Ucraina, che ha portato alla sospensione temporanea delle attività in loco.
La Russia rappresenta il sesto mercato per H&M, dove alla fine del 2021 contava una rete di 168 spazi, che alla fine dell’anno hanno generato ricavi per 7,8 miliardi di corone svedesi, il 3,9% delle vendite totali (nella foto,2 un negozio di Mosca).
Il gruppo non ha commentato i dati: qualcosa in più si saprà in occasione della pubblicazione della semestrale, prevista per il 29 giugno.