I ricavi di Pvh nel terzo trimestre calano del 21% su base annua a valuta costante. Il gruppo, a cui fanno capo i marchi Tommy Hilfiger (nella foto) e Calvin Klein, stima una analoga contrazione del volume d’affari anche nel trimestre successivo.
Quella presentata da Pvh è quindi l’ennesima trimestrale negativa condizionata dalla pandemia a cui il settore moda si sta abituando. Ma alcuni segnali di ottimismo ci sono nei numeri del colosso Usa e riguardano l’Europa.
«I risultati del terzo trimestre – commenta Emanuel Chirico, presidente e ceo del gruppo – hanno superato le nostre aspettative in tutti i mercati e canali, con una ripresa molto forte in Europa e Cina».
Nel quarter che si è concluso il primo novembre le vendite sono scese a 2,118 miliardi di dollari. Analizzando l’andamento dei singoli marchi, i ricavi di Tommy Hilfiger si sono ridotti del 16% a valuta costante, mentre quelli di Calvin Klein del 21%.
Per veder comparire il segno più nei conti di Pvh è necessario analizzare l’andamento dell’e-commerce, che segna una crescita del 36% (+70% nei canali diretti). Nessun miglioramento repentino è previsto da parte del gruppo, che stima per il quarto e ultimo trimestre dell’esercizio fiscale un calo di fatturato pari a circa il 20%.
Prendendo in considerazione i nove mesi dell’anno, i ricavi si sono fermati a 5,04 miliardi di dollari, -31% rispetto ai 7,31 miliardi nello stesso periodo dell'anno precedente.