Smcp, il gruppo francese cui fanno capo le label Sandro, Maje e Claude Pierlot, ha archiviato il terzo quarter del fiscal year 2019 con un giro di affari di 274,5 milioni di euro, in crescita del 10,8%, compreso l'impatto significativo della recente acquisizione del brand di abbigliamento maschile De Fursac, che ha inciso per un mese. A trainare i risultati, i buoni risultati in Europa e Apac.
A perimetro e cambi costanti, le vendite sono salite del 9%, sostenute dalle buone performance a livello internazionale, con l'area Apac cresciuta del 21,5%, il mercato Emea del 12,2% e le Americhe del 6,3%. In leggero miglioramento anche la Francia (+0,6%).
Tra i brand in capo al gruppo, a performare meglio è stato Sandro, con un'evoluzione dell'11% a perimetro e valuta costante (nella foto, una proposta del brand), seguito da Maje (+8,8%) e dagli altri marchi (+2,1%).
Nel trimestre in oggetto sono stati aperti in totale 28 negozi diretti, mentre è proseguito il piano di ottimizzazione del network francese. Negli ultimi dodici mesi Smcp ha inaugurato in totale 107 punti vendita diretti, tra cui 51 in Apac, 47 in Emea e 16 nelle Americhe.
«Nel terzo trimestre dell'anno fiscale abbiamo ottenuto ottime performance, in particolare in Apac ed Emea, trainate da un inizio positivo della Fall-Winter 2019 - è il commento di Daniel Lalonde, ceo del gruppo -. In Francia, nonostante un mercato debole, i nostri risultati sono migliorati nel periodo e Smcp ha continuato a conquistare quote di mercato».
«A livello globale abbiamo avuto riscontri molto importanti e registrato una crescita positiva delle vendite like-for-like, alimentata dalla riuscita attuazione delle nostre priorità chiave nel 2019 e dall'appeal globale dei nostri marchi». Speriamo che questo buon momento continui nel prossimo trimestre e ci consenta di confermare il nostro outlook per l'intero anno», ha aggiunto Lalonde.
Alla luce dei risultati ottenuti, il polo francese, la cui maggioranza fa capo alla cinese Shandong Ruyi, conferma l'outlook per l'intero anno, che dovrebbe chiudersi con una progressione tra il 9% e l'11% a valuta costante e con l'ebitda stabile rispetto al 2018.