Nessun impatto sui conti del gruppo

Kering cede Volcom ad Authentic Brands Group e ai manager

Kering completa il piano di uscita dal segmento lifestyle con la cessione del marchio californiano Volcom, attivo nei mondi del surfing, skateboarding e snowboarding.

Il gruppo che controlla Gucci e Saint Laurent l’ha venduto ad Authentic Brands Group (Abg), realtà americana che si occupa di brand development e marketing con circa 50 marchi del lifestyle in portafoglio (Nautica, Nine West e Juicy Couture, per citarne alcuni).

Abg ha acquisito la proprietà intellettuale del marchio Volcom, che attualmente fattura 9,3 milioni di dollari l’anno e vanta una rete retail di un centinaio di negozi nel mondo (nella foto, lo store di Parigi).

Le operations saranno invece in capo a una newco, Liberated Brands, dove Abg ha una quota di minoranza mentre la maggioranza è in mano all’attuale ceo di Volcom, Todd Hymel, e al suo management team, che manterranno le attività operative negli Usa e in Francia, Australia e Giappone.

L’obiettivo comune è in primis rafforzare l’attuale posizionamento della label, investendo nei core business “men” e “snow”, ma anche puntando su categorie come la donna e il bambino, sia in Nord america che nei mercati esteri chiave.

Abg farà leva con le sue competenze sulla narrazione e su campagne digitali targetizzate, oltre a partnership con gli influencer per ingaggiare i Millennials e la Gen Z.

Quando ancora Kering si chiamava Ppr, nel 2011, aveva comprato il brand dell’active-sportswear per poco più di 600 milioni di dollari, ma nell’aprile 2018 ha ufficializzato l’intenzione di metterlo in vendita, perché non più "asset centrale": la strategia era infatti quella di volersi dedicarsi interamente ai marchi del lusso, per affermare il proprio ruolo di leader del settore.

Nel 2018 Volcom è stato classificato nel bilancio di Kering tra le “discontinued operations”. La cessione non influirà in modo sostanziale sui conti: nel comunicato del gruppo francese non è indicato il valore della transazione, ma si parla di una "minusvalenza non significativa" a livello di profitti/perdite inerenti alle attività operative cessate.

e.f.
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