Angelo Trocchia (nella foto), amministratore delegato di
Safilo, commenta con soddisfazione i risultati del terzo quarter e dei nove mesi del gruppo dell'eyewear.
Parla infatti di «un trimestre di ripresa e crescita, nonostante l'effetto deterrente di un contesto ancora complesso in alcuni Paesi e le nostre basi di confronto sfidanti, dovute al turnaround del portafoglio marchi».
Nel Q3 le vendite nette sono state pari a 226,6 milioni di euro, ossia +2,6% a cambi costanti e +3,5% rispetto allo stesso periodo del 2020 e +11,1% a cambi costanti (+6,5% a cambi correnti), se rapportate allo stesso quarter del 2019.
Dal confronto con due anni fa emerge un andamento chiaroscurale dei mercati: corre il Nord America (+52,3% a cambi costanti, +44% a cambi correnti), mentre il resto del mondo progredisce dell'1,6% a cambi costanti, con una discesa invece del 12% a cambi correnti. Ancora in territorio negativo Europa (-12,8% a cambi costanti e -13,3% a cambi correnti) e Asia-Pacifico, dove si riscontrano un -35,5% e un -35,6% rispettivamente a cambi costanti e correnti.
Le variazioni sull'analogo trimestre di un anno fa vedono il Nord America crescere dell'1,5% a cambi costanti (+1,8% a cambi correnti), l'Europa in aumento del 3,7% a cambi costanti (+4,5% a cambi correnti), l'Asia-Pacifico in caduta del 31,4% a cambi costanti e del 28,9% a cambi correnti e il resto del mondo in pieno vigore: +55,4% a cambi costanti e +60,4% a cambi correnti.
Come sottolinea una nota, rispetto al 2019 il sell out registrato nel Q3 dai nuovi marchi di proprietà e in licenza ha complessivamente superato il forte decremento del business, derivante dalle licenze terminate a fine 2020 e a fine giugno 2021.
Tra le categorie merceologiche le più brillanti sono state le montature da vista e i prodotti sportivi, ma è andata bene anche sul fronte occhiali da sole, con una performance tornata positiva quasi ovunque a livello di vendite organiche.
Da notare che la quota dell'online sul totale del giro d'affari netto si è assestata intorno al 13% dal 3% del terzo trimestre del 2019. Nei tre mesi del 2020 si parlava del 16%.
L'utile industriale lordo ha raggiunto i 118,7 milioni di euro (+5,4% sul 2020 e +8,9% sul 2019). Quanto all'ebitda, ha totalizzato 17,4 milioni di euro (+35,8% sul 2020 e +125,8% sul 2019), con un margine del 7,7% sulle vendite, dal 5,8% del 2020 e dal 3,6% del 2019.
L'ebitda adjusted, che ha superato i 19 milioni con un 8,4% delle vendite nette, ha segnato un +33,3% sul 2020 e un +45,9% sul 2019.
Passando ai primi nove mesi di quest'anno si evidenziano vendite nette a quota 737,4 milioni di euro (+37,3% a cambi costanti e +32,9% a cambi correnti), che se confrontate con quelle dei nove mesi del 2019 rivelano un +8,7% a cambi costanti e un +4% a cambi correnti.
Anche nel periodo gennaio-settembre brilla il Nord America, in ascesa del 51,2% a cambi costanti e del 42,4% a cambi correnti rispetto al 2019, ma con crescite a doppia cifra alta anche sul 2020. Europa in deciso recupero sul 2020 (+19,5% a cambi costanti e +19,2% a cambi correnti), ma in difficoltà sul 2019 (-14,1% a cambi costanti e -14,8% a cambi correnti).
Segni meno su tutta la linea per l'Asia-Pacifico: -38,1% a cambi costanti e -39% a cambi correnti sul 2019, -5,6% a cambi costanti e -6,1% a cambi correnti sul 2020. Il resto del mondo, infine, cresce del 9,9% a cambi correnti (ma con un -4,5% a cambi costanti) sul 2019 e registra un exploit rispetto al 2020: +90,8% a cambi costanti e +84,4% a cambi correnti.
Nei nove mesi l'utile industriale lordo è stato di 380,9 milioni (+1,5% sul 2019 e +45,8% rispetto ai primi nove mesi del 2020), l'ebitda è aumentato a 68,4 milioni dal rosso di 25,8 milioni del 2020, mettendo a segno un +55,6% sui primi nove mesi del 2019 e un +365,3% se comparato con l'anno scorso.
L'ebitda adjusted si è portato a 68,8 milioni, dalla perdita di 13,9 milioni del gennaio-settembre 2020. L'incremento rispetto al 2019 è stato del 26,6%, mentre il balzo sul 2020 è stato del +365,3%.
Trocchia conferma gli obiettivi di crescita per il fiscal year, con vendite nette oltre i livelli registrati due anni fa, in avanzata mid single digit a cambi costanti e con un ebitda adjusted superiore rispetto al 2019. Questo se lo scenario di business resterà stabile, con la pandemia sotto controllo.
Grandi aspettative si concentrano sull'accordo di licenza globale per il design, la produzione e la distribuzione degli occhiali a marchio
Chiara Ferragni, siglato a settembre e con debutto sul mercato a inizio 2021.
Altri highlight del periodo sono stati la partnership strategica con
Coventya, realtà attiva nello sviluppo di specialità chimiche di qualità per i trattamenti di superficie e, lo scorso 3 novembre, la conclusione dell'aumento di capitale per un controvalore complessivo di circa 135 milioni di euro.
a.b.