È un “ringing the opening bell” virtuale quello di Mytheresa alla Borsa di New York - come ormai d’uso per tutte le matricole ai tempi della pandemia - ma con alla base un interesse reale per le società del fashion e-commerce.
Le azioni dell’e-tailer tedesco (ma con sede in Olanda) hanno esordito oggi a Wall Street con il simbolo MYTE a un prezzo fissato a 26 dollari per azione, ben al di sopra della forchetta di prezzo iniziale di 16-18 dollari e al top del range rivisto (18-26 dollari). Al prezzo dell’Ipo la piattaforma vale circa 2,23 miliardi di dollari, quasi nove volte la cifra spesa da Neiman Marcus nel 2014 per rilevarla e quattro volte il fatturato del fiscal year chiuso in giugno.
In apertura di seduta le azioni si sono portate a 35,85 dollari e dopo le 18 italiane sono scambiate intorno a 33 dollari, in aumento di quasi il 27% rispetto al prezzo di collocamento.
La società guidata da Michael Kliger ha piazzato sul mercato circa 15,65 milioni di titoli che, al prezzo unitario di 26 dollari, si traducono in una raccolta che sfiora i 407 milioni di dollari.
«La giornata odierna segna una pietra miliare entusiasmante per Mytheresa - ha affermato Kliger -. L’azienda è cresciuta fino a diventare una piattaforma globale nella moda di alta gamma. Ogni giorno offriamo ai clienti di tutto il mondo un'esperienza di acquisto digitale di lusso personalizzata senza precedenti e li fidelizziamo attraverso un'elevata cura, offerte esclusive, contenuti accattivanti e un servizio eccezionale. Siamo in una posizione di forza, sottolineata dalla nostre proposte differenziate per marchi e clienti e dalla nostra crescita, che si è dimostrata duratura e scalabile».
Ringraziando lo staff, i brand partner e i clienti, il ceo ha affermato: «Il futuro di Mytheresa è luminoso, poiché i consumatori affluent di tutto il mondo adottano rapidamente lo shopping online per la moda di lusso».
Il collocamento in Borsa dell’e-tailer è visto come un lucrativo sistema di uscita dal capitale per i creditori della ex-casa madre Neiman Marcus, da poco emersa dalla bancarotta. Pur avendo scorporato il business nel 2018, per metterlo al riparo dai creditori, il department store americano ha dovuto comunque dare una porzione delle quote ai creditori come parte del suo piano di ristrutturazione.
Il maggiore socio della neo-quotata è il private equity Ares Management con il Canadian pension plan CPPIB, già proprietari di Neiman Marcus, che nel 2014 ha comprato l’e-commerce di Monaco di Baviera per 253 milioni di dollari.
La piattaforma Mytheresa, avviata nel 2006 dall’omonima boutique multimarca, si connota per la vendita di oltre 200 marchi del lusso in 133 Paesi. Vanta più di mezzo milione di consumatori attivi (nelle statistiche a fine settembre 2020, che beneficiano dei lockdown ripetuti) e nel fiscal year chiuso lo scorso giugno ha totalizzato 450 milioni di euro di ricavi netti, in aumento del 18.6% rispetto all’anno prima e 6,35 milioni di euro di utili.
La scorsa settimana l’appetito degli investitori è emerso anche con l’approdo in Borsa della piattaforma Poshmark, focalizzata soprattutto sull’acquisto e la vendita di moda second hand: al suo debutto sul Nasdaq la realtà americana ha più che raddoppiato il prezzo di collocamento di 42 dollari, che la valorizzava oltre 3 miliardi di dollari (oltre quindi il valore della moda di lusso di Mytheresa). La cifra corrisponde a circa 12 volte il suo fatturato dell’anno fiscale chiuso lo scorso settembre, pari a 247 milioni di dollari. Nella seduta di oggi Poshmark mantiene quotazioni elevate, intorno ai 70 dollari per azione, anche se l'euforia iniziale si è un po' smorzata.
Il marketplace Farfetch a New York viaggia sopra i 60 dollari, che corrispondono a una capitalizzazione di oltre 21 miliardi. Nel settembre 2018, quando si è collocato, aveva un prezzo iniziale di 20 dollari. La valorizzazione della società all’epoca era di 5,8 miliardi di dollari (6,3 miliardi considerate le opzioni in mano ai dipendenti), circa 15 volte il fatturato del 2017 di 386 milioni di dollari.