Numeri in calo in Cina

Nike: ricavi a 10,9 miliardi, +5% nel terzo quarter

Nel terzo trimestre terminato il 28 febbraio i ricavi del Gruppo Nike sono aumentati del 5% a 10,9 miliardi di dollari (+8% a valute costanti). Di questo totale 10,3 miliardi sono realizzati dal marchio del baffo, che cresce globalmente dell’8% senza l’effetto valute, trainato dal +13% in Emea, mentre in Greater China le vendite sono diminuite dell’8%.

Altri 567 milioni di giro d’affari riguardano la controllata Converse che ha totalizzato un +2% a valute costanti, grazie alle buone performance in Nord America ed Europa (a fronte di una flessione in Asia).

Nel periodo le vendite online per il solo brand Nike sono aumentate del 19% (+22% a cambi invariati), soprattutto grazie al +33% in Nord America che ha parzialmente contrastato la flessione in Greater China, terzo maggiore mercato per l’azienda dello sportswear.

Nei negozi fisici Nike di proprietà i ricavi sono saliti del 14% grazie a una normalizzazione del traffico, mentre il fatturato wholesale è diminuito dell’1% (+1% a cambi costanti) per l'effetto simultaneo di una flessione in Nord America e Greather China e di un aumento delle vendite wholesale in Emea e Apla (Asia-Pacifico, America Latina).

L’utile netto della società quotata a New York è stato di 1,4 miliardi, in calo del 4% rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre l’utile per azione diluito è sceso da 0,90 a 0,87 dollari, ma è rimasto sopra le stime degli analisti di Wall Street, che prevedevano 0,71 dollari, nell’ipotesi di ricavi quarterly pari a 10,59 miliardi di dollari (fonte: Refinitiv).

Commentando i risultati il ceo e presidente John Donahoe ha parlato di una profonda connessione con i consumatori, di innovazione di prodotto convincente e di un vantaggio sul fronte dell’espansione digitale. Questo permetterà di «navigare la volatilità e creare valore attraverso la nostra costante ricerca per supportare il futuro dello sport».

Per il fiscal year in corso Nike ha ribadito le previsioni di un aumento dei ricavi intorno al 5% circa, in linea con le stime degli analisti che ipotizzano un +5,3%.

e.f.
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