Con la crescita dell’e-commerce a tassi sostenuti e la percentuale di italiani che fanno shopping online salita a 7,2%, per le aziende del fashion la digital trasformation è un passo necessario. Lo sa bene Camera Nazionale della Moda Italiana, che ieri ha promosso la conferenza stampa “Cultura digitale e Network globale: i fattori chiave per un eCommerce di successo”.
Protagonisti dell’evento Dhl Express Italia, attivo nel settore trasporto merci, e Twiko Digital, start-up fondata dai creatori dell’e-tailer LuisaViaRoma. Tematica centrale è stata la presentazione della nascente partnership strategica tra le due realtà.
Obiettivo della collaborazione è supportare le aziende italiane del fashion durante il processo di digital transformation, favorendo l’introduzione di una cultura trasversale 2.0. Come hanno spiegato Riccardo Verdoia e Nicola Antonelli, co-founder di Twiko Digital, le imprese devono digitalizzare tutti i settori in maniera orizzontale.
Lo shopping online rappresenta un primo step di questo percorso. Infatti, «grazie alle grandi opportunità che oggi offre l’e-commerce si punta all’internazionalizzazione - sottolinea Simona Lertota, managing director marketing and business development Dhl –. La nostra azienda ha l’obiettivo di supportare le aziende durante le fasi del customer journey e grazie a Twiko offriamo un servizio non solo b2b ma anche b2c ».
Come ha spiegato Riccardo Verdoia, in Italia il 7,2% degli utenti attiva online mentre l’e-commerce è cresciuto del 17%, toccando circa 28-30 miliardi di euro. La vendita di prodotti ha inoltre superato i servizi: questo perché, come si è detto durante la conferenza, il made in Italy ha sempre la sua attrattiva, soprattutto sull’export in Germania, Inghilterra, Francia, Cina e America.
La strategia customer-centric impone alle aziende l’integrazione della tecnologia in tutte le aree business ed è qui che Twiko intende formare le realtà italiane, offrendo un know how di spessore con l’appoggio di Dhl e garantendo così l’omnicanalità e una logistica avanguardistica, a favore del nuovo consumatore liquido.
«Vogliamo realizzare una piattaforma che sia di completo supporto all’industria della moda - conclude Nicola Antonelli - tentando così di allinearci sempre di più a un competitor come Amazon».