nuove linee

Gruppo Lombardini: sulla rampa di lancio il brand 3.0 firmato Atos

Si chiama Atos ed è nato per interpretare lo stile 3.0 delle nuove generazioni: si tratta dell’ultimo marchio di casa Lombardini, pronto al debutto con l’autunno-inverno 2015/2016.

 

Easy to wear, easy to buy: la label punta a vincere la sfida con le donne under 35, dinamiche, con un gusto libero da schemi precostituiti, che cercano capi versatili, facili da mescolare. E attente al prezzo.

 

«È un total look dalla doppia anima – racconta a fashionmagazine.it Alessandra Lombardini, alla guida dell’azienda di famiglia insieme alla sorella Elena -. Perché si sviluppa nel solco tracciato dal nostro Dna, fatto di prodotti dall'eccellenza made in Italy, che non prescindono da qualità, grande ricerca nei materiali, estrema cura dei dettagli e delle finiture. Ma al tempo stesso in grado di dialogare con le giovani consumatrici, grazie a un posizionamento estremamente competitivo, con prezzi inferiori di circa il 30% rispetto alla prima linea Atos Lombardini, e sulle frequenze stilistiche delle nuove generazioni social-addicted».

 

Le proposte partono infatti dalla destrutturazione dei classici dell’offerta Lombardini, rivisti in chiave più easy e trasformati in una serie di capi eclettici, dalle diverse sfaccettature, capaci di amalgamarsi per dare vita di volta in volta a soluzioni “personalizzate”.

 

“Streetwear”, “Contemporary” e “Etno-rock” i tre universi di riferimento, con felpe, jeans e T-shirt, abiti e camicie dai divertenti patch di paillette a forma di cupcake, fette di torta e tazzine di caffè, insieme a pantaloni a vita alta, vestiti tagliati in vita dal gusto rétro rivisitato e long dress abbinati a soffici maglioni in mohair e cappotti in maglia lavorati con punti grossi.

 

Circa 200 pezzi, tra abbigliamento e accessori, pronti al lancio con l’autunno-inverno 2015/2016 nel network wholesale e retail del marchio, che attualmente conta oltre 400 clienti multibrand e sei monomarca: «Partiamo dall’Italia e dal resto d’Europa – dice Alessandra Lombardini – per proseguire con Medio Oriente e Russia».

 

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