Nuovi massimi, oltre i target degli analisti

Borsa ancora euforica per l’operazione Moncler-Stone Island

Il rally del titolo Moncler prosegue in Borsa, sulla scia dei giudizi positivi degli analisti per l’acquisizione del rivale Stone Island.

Poco prima delle 16 le azioni Moncler sono scambiate a 46,43 euro per azione, in aumento del 3,41% rispetto alla chiusura di ieri. Si tratta di una delle migliori performance del listino milanese, che si confronta con una Piazza Affari fiacca (+0,04% il Ftse Mib) e che porta il gruppo a segnare nuovi massimi storici.

Dall'annuncio dell’acquisizione della maggioranza del capitale di Sportswear Company, che controlla il marchio Stone Island, il mercato sta manifestando tutta la sua approvazione, mosso anche dai giudizi degli analisti finanziari.

Nei giorni scorsi Equita ha alzato del 13% a 43,3 euro l’obiettivo sul titolo, confermando la raccomandazione “hold” (mantenere in portafoglio). Secondo gli esperti della Sim, il deal offre grandi opportunità, essendo Stone Island un marchio dell'entry to luxury ben esposto alla clientela giovane, all'online e al casualwear. Dopo l'acquisizione Moncler potrà aumentare la diversificazione geografica del brand, soprattutto in Asia e negli Usa, e «sviluppare una cultura retail e un approccio omnichannel, con maggiore controllo sul pricing e maggiori investimenti di marketing, oggi sotto il 5% rispetto al 7-8% medio dell'industria».

Giudizio “hold” anche per gli esperti di Kepler Chevreux, che dopo la notizia del deal hanno alzato il target price da 38 a 44 euro, seguiti da quelli di Mediobanca Securities, che hanno portato il target price da 35 a 39 euro.

Banca Akros ha ribadito la raccomandazione “accumulate” con prezzo obiettivo a 40,3 euro. Gli analisti di Deutsche Bank sono rimasti “hold”, ma elevando il target price da 35,50 a 46 euro.

BofA ha rivisto il prezzo obiettivo da 46 a 51 euro, confermando il suo “buy”. Le azioni Moncler sono da acquistare anche per Bryan Garnier, che ha spostato il target da 40 a 43 euro. Stesso target per Ubs (da 37 euro), che ha confermato il giudizio “neutral”.

Come riporta finanzareport.it, i gestori del fondo Gam Luxury Brands Equity di Gam Investments vedono l’acquisizione strategicamente e finanziariamente solida, perché estende il vantaggio di Moncler nel mondo dello streetwear di lusso. Inoltre, con il tempo l’entità allargata sarà ulteriormente destagionalizzata, visto che Stone Island è acquistato tutto l’anno. In più l'operazione aumenta l’esposizione al ready to wear maschile e prepara Moncler alla sua prossima tappa di crescita.

L’amministratore delegato di Moncler, Remo Ruffini, potrebbe infatti puntare a creare 
una variante di conglomerato del lusso italiano in chiave moderna, con marchi che hanno maggiore presa su un consumatore giovane e per lo più asiatico. Stone Island si candida a essere l'inizio. 

Nell’esercizio 2020, chiuso in ottobre, la label ha realizzato un fatturato di 240 milioni di euro, stabile rispetto al 2019, e un ebitda margin del 28%, dal 30% dello scorso anno.

La realtà del menswear controllata dalla famiglia Rivetti (il 30% è in mano all’investment company di Singapore Temasek) è stata valutata 1,15 miliardi di euro, circa 13,5 volte l’ebitda atteso per il 2021 e 16,6 volte l’ebitda 2020.

La valorizzazione di Stone Island corrisponde a quasi 4,8 volte il fatturato, un multiplo non troppo diverso da quello emerso con l’acquisizione di Supreme da parte di Vf Corporation: il gruppo americano ha offerto 2,1 miliardi di dollari (debito compreso), cioè circa cinque volte i ricavi dell’iconico marchio di streetwear di New York, pari a 400 milioni di dollari. La valutazione di Supreme, secondo stime, corrisponde a 15 volte l'ebitda. 

e.f.
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