nuovo quadro di sostenibilità per la unit Fabrics

Gore-Tex: «Essere carbon neutral è possibile e ce la faremo entro il 2050»

Da più di 40 anni Gore ha rivoluzionato l'industria dell'abbigliamento outdoor con i tessuti impermeabili e traspiranti Gore-Tex e a tutt'oggi rimane in prima linea nell'innovazione nel campo dell'abbigliamento tecnico.

Il marchio Gore-Tex fa parte da tempo dell'Outdoor Industry Association (Oia) ed è in pole position nel sostegno ai suoi Climate Action Corps, il cui obiettivo è quello di guidare l'azione collettiva per ridurre le emissioni di carbonio nelle attività outdoor.

Ora la casa madre W. L. Gore & Associates ha annunciato un nuovo quadro di sostenibilità per la divisione Fabrics di Gore, che riflette l'impegno a lungo termine dell'azienda volto a proteggere le persone e il pianeta, prolungando al contempo la vita dei prodotti e il benessere degli individui.

L'obiettivo da centrare è innanzitutto un notevole taglio delle emissioni di carbonio entro il 2030, ma si può fare molto di più.

Questi gli step, in linea con gli obiettivi dell'accordo di Parigi del 2015: in dieci anni arrivare a un -60% di emissioni assolute di carbonio generate da impianti e sedi produttive, spostandosi verso fonti rinnovabili; sempre in dieci anni si punta a un -35% di emissioni relativamente al prodotto, lavorando sui materiali e collaborando con i partner della catena di fornitura; infine, da qui a 30 anni, diventa possibile tagliare il traguardo della neutralità carbonica.

«Noi della divisione Fabrics di Gore riteniamo di avere la responsabilità di proteggere le persone e il pianeta con la nostra condotta aziendale e i prodotti. Per questo ci poniamo obiettivi ambiziosi in tutta la catena del valore», dichiara Jacques René, responsabile di questa unit.

«La decarbonizzazione della nostra economia è essenziale per contingentare il cambiamento climatico e le sue drammatiche conseguenze», conclude Ross MacLaine,  sustainability leader della divisione Fabrics di Gore (nella foto). 

a.c.
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