Specialista nel leatherwear maschile alto di gamma, Stewart amplia gli orizzonti con una proposta dedicata al pubblico femminile. Una novità presentata allo scorso Pitti Uomo dal brand fiorentino, impegnato in un piano di sviluppo a livello globale. Si parte con Europa e Usa e poi sarà la volta di Giappone e Corea.
Nato nel 1975 e passato sei anni fa sotto il controllo dell'imprenditore Vittorio Piani, il marchio si caratterizza per i capispalla 100% made in Italy con pellami ricercatissimi che che vengono conciati a mano e trattati con olio di oliva, vin santo o Brunello di Montalcino. Capi venduti in store come Brian&Barry ed Eral 55 a Milano, Block60 a Riccione, Eredi Chiarini a Firenze.
La stessa attenzione viene rivolta ora all'esordiente collezione donna: un total look che comprende oltre ai capispalla camicie, gonne, pantaloni, short e salopette, rigorosamente in pelle.
«Per questa nuova avventura ci siamo affidati a Geraldine Alasio, titolare della showroom Cashmere a Milano, che si è occupata di sviluppare la linea per noi, con l'obiettivo di differenziare l'offerta donna da quella maschile», racconta a fashionmagazine.it Vittorio Piani.
Con un fatturato di 2 milioni di euro, l'azienda toscana punta ora a espandersi a livello globale. Di recente è stato siglato un accordo con l'agenzia americana Cd Network di New York ed è stata creata una rete di nuovi agenti per Spagna, Germania e Austria. Il mercato italiano è stato invece rinforzato nel triveneto con la showroom di Fabio Gatto. Prossimo step saranno Corea e Giappone.
La collezione maschile si mantiene fedele al suo heritage e allo stesso tempo apre le porte a proposte più innovative, dedicate al mondo urbano. Per la prossima estate spiccano i capi ibridi in maglia e pelle e jersey e pelle, i giubbini in pelle imbottiti di piuma impacchettabili che pesano solo 970 grammi e le proposte della serie Replica, una selezione di cinque articoli ripresi dall'archivio del marchio.