Per la prima volta Kering pubblica una strategia specifica sulla biodiversità che mira a raggiungere un impatto "netto positivo" sulla biodiversità entro il 2025. Previsto il lancio del Kering for Nature Fund per supportare la transizione del settore della moda all'agricoltura rigenerativa. In programma oggi, 1 luglio, insieme a Global Fashion Agenda, una master class digitale sull'importanza di integrare la biodiversità nelle operazioni aziendali, che si avvarrà del know how di Conservation International.
Di pari passo con l'impegno sulla sostenibilità, la strategia sulla biodiversità di Kering traccia le linee guida volte a minimizzare la perdita di biodiversità in tutte le supply chain globali del gruppo e al tempo stesso a sostenere la natura e a creare una conservazione netta positiva.
Il programma incentiva la prevenzione della degradazione della biodiversità, la promozione delle pratiche agricole rigenerative e sostenibili che favoriscono la salute del suolo e la protezione degli ecosistemi e delle foreste globali, che sono vitali per il sequestro del carbonio.
«L'integrazione di una strategia sulla biodiversità specifica, che rientra nella nostra più ampia strategia sulla sostenibilità, nelle operazioni quotidiane di Kering risulta cruciale per contribuire a flettere la curva sulla perdita della biodiversità nel corso dei prossimi anni – è il commento di Marie-Claire Daveu, chief sustainability officer e head of international institutional affairs del colosso d'Oltralpe -. L'attività economica gioca un ruolo rilevante nel passaggio a un'economia che abbia un impatto positivo sulla natura e, prima della definizione degli obiettivi globali per la biodiversità nel 2021, è importante che la strategia di Kering sia allineata alla comunità scientifica, in modo da essere già sulla strada giusta e compiere le azioni urgentemente necessarie».
Tre sono gli obiettivi primari stabiliti in questo ambito da Kering, che si è posta come data per centrarli il 2025. In primo luogo, come si diceva, il polo del lusso francese si impegna ad avere un impatto netto positivo sulla biodiversità mediante la rigenerazione e protezione di un'area che è circa sei volte il totale dell'impronta del territorio dell'intera supply chain di Kering, risalendo fino alla produzione della materia prima.
Entro il 2025 il polo presieduto da François-Henri Pinault convertirà 1 milione di ettari di fattorie e pascoli delle sue supply chain in agricoltura rigenerativa.
Sempre nell'arco dei prossimi cinque anni il gruppo proteggerà inoltre un ulteriore milione di ettari di habitat cruciale all'esterno della sua supply chain, attraverso programmi che sostengono la protezione della biodiversità, il sequestro del carbonio e il miglioramento del sostentamento.
Previsti anche una serie di nuovi challenge in tema di approvvigionamento e operazioni affinché agiscano in sintonia per proteggere la biodiversità nella supply chain del gruppo.
Per sostenere l'implementazione della sua strategia Kering lancia oggi il Kering for Nature Fund: 1 Million Hectares for the Planet in collaborazione con Conservation International. Il fondo finanzierà progetti di agricoltura rigenerativa in tutto il mondo, con il fine di applicare pratiche rigenerative a un milione di ettari di territorio.
Nel mirino, le materie prime che esercitano gli impatti ambientali più significativi, quali pelle, cotone, cashmere e lana. L'obiettivo ultimo del fondo è contribuire alla trasformazione della produzione di materie prime nel settore della moda e trainare il cambiamento verso pratiche agricole che risultino in armonia con gli ecosistemi naturali.
Sono molteplici le iniziative implementate dal gruppo, per poter raggiungere i risultati previsti entro il 2025. Tra queste rientra il supporto allo sviluppo di obiettivi su base scientifica in collaborazione con la Science-Based Targets Network e l'allineamento delle decisioni relative all'approvvigionamento al quadro degli obiettivi scientificamente fondati.
In cantiere inoltre c'è lo sviluppo di una serie di progetti rigenerativi, tra cui un programma in Mongolia già in atto, legato alla supply chain del cashmere di Kering, che è stato implementato in collaborazione con la Wildlife Conservation Society.
Tra le altre iniziative rientrano la partnership con il Savory Insitute per promuovere la produzione rigenerativa delle materie prime nelle supply chain della pelle e della fibra di Kering provenienti da sistemi di pascolo, la collaborazione con altre aziende mediante il Fashion Pact3 per prevenire la futura perdita di biodiversità, lo sviluppo di un "manuale di base" insieme al Cambridge Institute for Sustainability Leadership(Cisl) e alla società di consulenza Biodiversify, la partnership con aziende impegnate sullo stesso fronte, il supporto a The Explorers, piattaforma che cataloga le risorse naturali della terra, la collaborazione con settori che incidono sulla supply chain di Kering, per individuare progetti interaziendali di agricoltura rigenerativa.