Il cda di Ovs ha approvato ieri (5 luglio) i termini e le condizioni finali dell’aumento di capitale, stabilito dall’assemblea straordinaria tenutasi il 15 dicembre scorso.
Come spiega una nota, l’aumento di capitale avrà luogo mediante emissione di massime n. 63.923.470 azioni ordinarie Ovs, prive di valore nominale, aventi godimento regolare, da offrire in opzione agli azionisti della società aventi diritto nel rapporto di 13 nuove azioni ogni 46 azioni possedute, al prezzo di sottoscrizione di 1,25 euro per ciascuna nuova azione.
Il calendario dell’offerta prevede che i diritti di opzione validi per la sottoscrizione delle nuove azioni siano esercitabili, a pena di decadenza, dal 12 al 26 luglio, estremi inclusi, e siano inoltre negoziabili sul mercato telematico azionario organizzato e gestito da Borsa italiana.
Tip-Tamburi Investment Partners (titolare di una partecipazione pari al 23,320% circa del capitale sociale di Ovs) e l’a.d. Stefano Beraldo (titolare indirettamente di una partecipazione pari all’1,024%) hanno assunto l’ impegno irrevocabile a esercitare integralmente i rispettivi diritti di opzione e a sottoscrivere le porzioni di rispettiva competenza.
Nel caso di integrale sottoscrizione e liberazione dell’aumento di capitale i proventi netti per cassa saranno pari a circa 79,4 milioni di euro.
L’annuncio della conferma dell’aumento di capitale arriva dopo la comunicazione delle performance del secondo trimestre della holding, con ricavi aumentati del 123,6% a 229,6 milioni di euro e vendite online in crescita del +45%.
In particolare, l’insegna Ovs ha messo a segno un +114% e Upim un +160%.
Nel periodo terminato il 30 aprile l’ebitda del gruppo si è attestato a 5,7 milioni, dai precedenti -34 milioni e l’ebit è migliorato, seppure in rosso, passando da -47,7 a -8,2 milioni.
La perdita ante-imposte trimestrale si è ridotta a 13,5 milioni, dai precedenti -52,4 milioni.