Il marchio
Gas Jeans è salvo. L’offerta di
Andrea Citterio (nella foto) per evitare il fallimento della
Grotto Spa, che controlla il brand, era stata presentata la scorsa settimana e ora il Tribunale di Vicenza, ritenendola adeguata, ha emesso il provvedimento di aggiudicazione definitiva.
L’imprenditore ha agito attraverso la società
Milano 1984, di cui è amministratore delegato, che è partecipata dalla sua holding d’investimento
Duke e da
Bordin Holding, riferibile a
Fortunato Bordin.
Di fatto, nel perimetro di
Milano 1984 entrano l’azienda di Chiuppano (Vicenza), gli immobili strumentali, il marchio Gas Jeans e i 140 dipendenti. L’offerta è stata di 17,5 milioni, tenendo conto anche delle partecipate.
«L’aggiudicazione definitiva ci consente, attraverso un modello di business innovativo, di ridare vitalità a un marchio iconico, che ha fatto conoscere nel mondo la qualità del denim italiano e di contribuire alla sostenibilità economica del territorio in cui l’azienda è inserita», ha dichiarato Citterio. «Abbiamo acquisito anche lo storico immobile di Chiuppano - ha aggiunto - per dimostrare che vogliamo continuare a mantenere l’attività dove è nata». Citterio ha prospettato una significativa e tempestiva trasformazione del modello di business, con l’intento di valorizzare il know-how aziendale e di sviluppare i mercati internazionali.
Dal 2015 Citterio è attivo nell’illuminotecnica, come proprietario e ceo delle aziende
Penta,
Castaldi e
Arredoluce, che ha recentemente raccolto nel polo
Auralis. Con un background in area Corporate Finance e Capital Market, è anche azionista e siede nel cda di società attive in diversi settori, dalla moda alla robotica.
Nel rilancio di Gas Jeans Citterio sarà affiancato da una serie di manager già selezionati, oltre che da Fortunato Bordin, imprenditore italo-canadese che, insieme al figlio
Andrew Bordin, si occuperà, in particolare, del mercato americano.
e.f.