La famiglia Mulliez sta valutando la vendita di Pimkie. Come si legge sulla stampa francese, la decisione di cercare un acquirente sarebbe scaturita dalla valutazione degli ingenti investimenti che richiederebbe il risanamento dell’insegna, attiva dagli anni Settanta e con 1.500 dipendenti.
I proprietari vorrebbero portare a termine l’operazione entro la fine di quest’anno, cedendo la società a un gruppo che si impegni a portare avanti la storia del marchio e a rilanciarlo.
Fondata nel 1971, la catena negli ultimi anni ha sofferto la forte concorrenza di colossi come Shein e il boom del second hand e oggi la rete vendita conta 213 punti vendita diretti e un’ottantina in franchising. Nel 2020, anno della pandemia, Pimkie ha registrato un fatturato di 194 milioni di euro.
Nel 2018 la società ha già affrontato una ristrutturazione, che ha comportato il taglio di oltre 200 posti di lavoro e la chiusura di 37 negozi in Francia.
Anche all’estero la presenza di Pimkie è stata progressivamente ridotta, con lo stop delle attività delle filiali in Germania, Spagna e Portogallo. Anche a Milano lo store di via Torino ha abbassato le saracinesche.