OLTRE I LIVELLI PRE-COVID

Un 2021 da record (+35%) per Kering: Gucci riprende la corsa nel Q4

Brillano i conti di Kering. Il big francese del lusso, che controlla maison come Gucci, Yves Saint Laurent e Bottega Veneta, ha chiuso il 2021 con ricavi pari a 17,6 miliardi di euro, in crescita del 35% sul 2020 e superando con un +13% i risultati pre-pandemici. L’utile netto ha raggiunto quota 3,17 miliardi di euro. Proposto un dividendo in aumento del 50% a 12 euro per azione.

Forte lo slancio nel canale retail (compreso l’e-commerce), che nell’esercizio fiscale è avanzato del 40%, con un rimbalzo del 18% anche sul 2019. Le vendite online, in particolare, hanno continuato a registrare performance in crescita (+55%), tanto che negli ultimi due anni questo canale ha raddoppiato le sue entrate e ora rappresenta il 15% dei ricavi della rete al dettaglio.

Migliorato del 17% anche il sell out del wholesale, seppur in calo del 3% rispetto al 2019.

A livello di marchi spicca l’accelerazione di Gucci (nella foto la Love Parade, a Los Angeles lo scorso novembre), brand ammiraglio che rappresenta il 60% dei ricavi del gruppo e circa il 70% dei suoi profitti: nel 2021 la griffe disegnata da Alessandro Michele ha messo a segno ricavi per 9,73 miliardi, +31% sul 2020 e oltre i livelli del 2019, con un decisivo balzo in avanti nel quarto trimestre (+32% sul 2020 e +18% sul 2019) dopo un terzo trimestre sotto le aspettative, grazie anche alla spinta degli eventi per il centenario.

Grande prestazione da parte di Yves Saint Laurent, il secondo marchio più importante per Kering, che ha guadagnato un +46%, arrivando a 2,52 miliardi. Non è stata da meno Bottega Veneta, che ha generato ricavi per 1,5 miliardi di euro, in progress del 25%.

Le altre case di moda del gruppo transalpino hanno contribuito con un fatturato di 3,26 miliardi, in crescita del 44%.

«Kering ha realizzato ottime performance nel fiscal year, consolidando ulteriormente la sua posizione di rilievo nel lusso del futuro - ha commentato il presidente e ceo François-Henri Pinault -. Tutte le nostre maison sono più forti che mai, e siamo fiduciosi che estenderemo lo slancio dell’anno scorso nel 2022 e nei prossimi anni».

a.t.
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