Nelle ultime settimane, come riferito dal manager ai rappresentati dei sindacati nel corso di uno dei numerosi incontri, ci sono stati altri contatti, ma resta da vedere se si trasformeranno in qualcosa di concreto in tempo utile.
Entro il 15 aprile (termine ultimo concesso dal tribunale per depositare il piano di concordato) deve essere formalizzata un'eventuale offerta di acquisizione da parte di un terzo socio.
Ciò consentirebbe lo sblocco immediato dei 10 milioni di euro del fondo salva-imprese da parte del Mise, che entrerebbe nel capitale della casa di moda attraverso Invitalia.
Altre due strade sono percorribili per il salvataggio: una prevede che l'attuale proprietà di Corneliani intervenga con un contributo che finanzi il 40% dei costi per il piano di ristrutturazione aziendale; l'altra al vaglio del ministro Giancarlo Giorgetti punta a concedere i 10 milioni di euro senza violare le regole europee contro gli aiuti di Stato.